Akash Bashir nacque il 22 giugno 1994 nel villaggio di Risalpur, situato nel distretto di Nowshera, nella provincia di Khyber-Pakhtunkhwa, in Pakistan. Fin da giovane, frequentò l'Istituto Tecnico Don Bosco a Lahore, nel quartiere cristiano di Youhanabad, dove ricevette un'educazione basata sui principi salesiani.
Nel dicembre 2014, all'età di 20 anni, Akash decise di offrire il suo tempo come volontario nel team di sicurezza della chiesa di San Giovanni a Lahore, con l'obiettivo di proteggere la comunità durante le celebrazioni religiose.
La mattina del 15 marzo 2015, durante la messa domenicale, due attentatori suicidi presero di mira la chiesa di San Giovanni e la chiesa di Cristo della Chiesa del Pakistan, situate nel medesimo quartiere. Akash, in servizio all'ingresso della chiesa di San Giovanni, notò un individuo sospetto che tentava di entrare nel luogo di culto con un giubbotto esplosivo. Con coraggio, lo fermò e, nonostante le minacce, gli disse: "Non entrerai. Morirò se necessario, ma non ti lascerò entrare in chiesa". L'attentatore detonò l'esplosivo all'esterno, causando la morte di Akash e di altre due persone. Questo atto eroico evitò una tragedia maggiore, salvando la vita di centinaia di fedeli presenti all'interno della chiesa.
L'attacco terroristico fu rivendicato dal gruppo Tehreek-e-Taliban Pakistan Jamaatul Ahrar (TTP-JA), causando complessivamente 17 morti e oltre 70 feriti.
Il 31 gennaio 2022, l'Arcidiocesi di Lahore ha avviato il processo di beatificazione di Akash Bashir. Papa Francesco lo ha dichiarato Servo di Dio, rendendolo il primo pakistano a ricevere questo titolo nella storia della Chiesa cattolica in Pakistan.