San Giorgio (sec. XII) rappresenta, dopo Santa Maria Maggiore, la più grande chiesa romanica della diocesi di Bergamo.
L’impianto basilicale ad asse longitudinale, con tre navate, e la struttura interna presentano le caratteristiche tipiche del linguaggio architettonico romanico.
Il prestigio e la fama di San Giorgio sono dovuti anche al ciclo di affreschi (secc. XII–XV), dedicati a episodi della vita di Cristo, di San Giorgio e di Santa Caterina.
I diversi tipi di tessitura muraria esterna derivano dalle varie epoche e fasi di costruzione.
L’edificio, destinato inizialmente a parrocchia e successivamente ad uso di lazzaretto (fino al 1630), è affiancato sul lato nord dai resti di un cimitero, oggi utilizzato come parte del cimitero centrale, di cui si ha notizia già nel 1360.
Nella zona si segnalano i seguenti monumenti di notevole pregio:
la rotonda di San Tomè (sec. XII),
il complesso della Madonna del Castello (secc. VII–XVII),
il convento di San Nicola (sec. XV),
la chiesa di Santa Caterina (sec. XVI),
le chiese parrocchiali di San Bartolomeo (sec. XV) e di San Salvatore (sec. XV),
ubicate nei centri storici dei rispettivi paesi e dotate di preziose opere d’arte.