Basilica di Santa Maria degli Angeli

Santa Maria degli Angeli
Nome: Basilica di Santa Maria degli Angeli
Titolo: Basilica papale
Indirizzo: Piazza della Porziuncola, Santa Maria degli Angeli - Assisi


La Basilica di Santa Maria degli Angeli, situata ad Assisi nella frazione omonima, è una delle più importanti chiese del rito cattolico romano. Costruita a partire dalla seconda metà del Cinquecento su progetto di Galeazzo Alessi, con interventi di Jacopo Barozzi da Vignola, la basilica ha la dignità di Basilica papale e rappresenta un luogo centrale per la spiritualità francescana. All'interno, infatti, si trova la Porziuncola, la cappella dove San Francesco d'Assisi si raccoglieva in preghiera. La facciata del tempio è adornata con una statua della Madonna in bronzo dorato, opera di Guglielmo Colasanti.

Storia della Basilica

Per volere di Papa Pio V, la Basilica fu costruita tra il 1569 e il 1679 per custodire le cappelle della Porziuncola, del Transito e del Roseto, luoghi sacri per la memoria di San Francesco e meta di numerosi pellegrini. Il progetto originario di Galeazzo Alessi si distingueva per una semplicità strutturale che rifletteva l'ideale francescano di povertà. Tuttavia, i forti terremoti che colpirono l'Umbria nel 1832 causarono gravi danni alla basilica, che fu restaurata sotto la direzione dell'architetto Luigi Poletti e riaperta al culto nel 1840. La facciata, ispirata al barocco romano, fu radicalmente rielaborata su progetto di Cesare Bazzani e inaugurata l'8 giugno 1930, con l'aggiunta di una statua della Vergine in bronzo dorato.

L'Interno della Basilica

La Basilica, a croce latina, misura 126 metri in lunghezza e 65 in larghezza. L'interno, a tre navate, è caratterizzato da uno stile essenziale che mette in risalto la Porziuncola, il vero cuore della Basilica. Questa piccola chiesa all'interno della Basilica è uno dei luoghi francescani più importanti: qui San Francesco comprese la sua vocazione, accolse Santa Chiara e i primi frati, e ricevette il cosiddetto Perdono di Assisi.

La Porziuncola

La Porziuncola, il cuore pulsante della Basilica di Santa Maria degli Angeli, è una piccola chiesa che misura soli 4 metri per 7. La sua costruzione risale al IV secolo, probabilmente opera di eremiti provenienti dalla Palestina. Nel 516, San Benedetto la prese in possesso per i suoi monaci. La chiesa prende il nome dal piccolo pezzo di terreno su cui era situata, "Portiuncola", ai piedi del Monte Subasio.

La Porziuncola
San Francesco d'Assisi restaurò la Porziuncola nel 1205, dopo aver ricevuto una visione in cui Cristo gli chiedeva di "riparare la sua chiesa". Questo luogo divenne per Francesco un rifugio spirituale, dove capì la sua vocazione di vivere "secondo il Santo Vangelo". Qui inviò i primi frati ad annunciare la pace e fondò l'Ordine francescano.

Il 2 agosto 1216, alla presenza di sette vescovi umbri, la Porziuncola fu consacrata e vi fu proclamato il Perdono d'Assisi, o "Indulgenza della Porziuncola". Questo evento viene ricordato ogni anno con una celebrazione che inizia la mattina del 1º agosto e si conclude la sera del 2 agosto. Durante questi giorni, l'indulgenza plenaria concessa alla Porziuncola si estende alle chiese parrocchiali e francescane di tutto il mondo.

L'interno della Porziuncola è semplice ma ricco di storia. Chiusa da una pala d'altare datata 1393, opera del pittore Ilario da Viterbo, la chiesa conserva ancora le strutture trecentesche, compreso il tetto con la copertura in marmi bianco e rosa. Il recente restauro, concluso nel 1999 dopo il sisma del 1997, ha riportato alla luce il pavimento originale in "cocciopesto".

L'affresco sulla facciata della Porziuncola, opera del pittore nazareno Friedrich Overbeck, raffigura San Francesco che chiede a Gesù e a Maria la concessione dell'indulgenza plenaria. Sull'arco del portale d'ingresso, una fascia d'oro incornicia l'affresco con le parole "La tua richiesta Francesco accolgo", pronunciata da Gesù in risposta alla richiesta del Santo.

La Porziuncola è anche legata alla figura di Santa Chiara. La giovane, fuggita dalla sua famiglia, fu accolta da San Francesco e qui abbracciò la povertà. La sua fuga avvenne nella notte tra il 28 e il 29 marzo 1211 (o secondo altre fonti, il 18 e 19 marzo 1212), in concomitanza con la Domenica delle Palme.

La Cappella del Transito

All'interno della Basilica si trova anche la Cappella del Transito, luogo dove San Francesco morì il 3 ottobre 1226. Questa cappella, originariamente l'infermeria del convento, è decorata con affreschi raffiguranti la morte di San Francesco e i suoi funerali, opera di Domenico Bruschi.

Il Roseto

Alla destra dell'abside si trova il roseto, famoso per un episodio legato a San Francesco: si dice che, preso dal rimorso del peccato, si rotolò nudo nel roseto, che miracolosamente perse tutte le spine. Ancora oggi il roseto fiorisce senza spine.

La Cappella delle Rose

Originariamente dimora di San Francesco, questa cappella fu trasformata nel 1260 per volere di San Bonaventura da Bagnoregio. Decorata con affreschi del XVI secolo di Tiberio d'Assisi, la cappella ospita anche una grotta con una statua del Santo in preghiera.

Gli Organi a Canne

La Basilica ospita diversi organi a canne, tra cui un organo maggiore Mascioni costruito nel 1961, un organo della navata Pinchi del 2000, un organo della cappella del Santissimo Sacramento e un organo positivo mobile. Questi strumenti contribuiscono a rendere ancora più solenne l'atmosfera della Basilica.

La Fontana dei Pellegrini

All'esterno, sul lato sinistro della Basilica, si trova la Fontana dei Pellegrini, donata dai Medici di Firenze nel 1610. L'interno della Basilica, a tre navate con cappelle laterali, si conclude con un transetto e un lungo coro con abside semicircolare.

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