Beata Anna di San Bartolomeo
Nome: Beata Anna di San Bartolomeo
Titolo: Carmelitana Scalza
Nome di battesimo: Anna Garcia
Morte: 7 giugno 1626, Anversa, Belgio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
6 maggio 1917, Roma, papa Benedetto XV
Negli scritti di S. Teresa d'Avila (15 ott.) ci sono ripetuti riferimenti alla giovane sorella conversa Ana de San Bartolomé, che era sua speciale compagna e che la santa riformatrice del Carmelo descrive come una grande serva di Dio. Anna era nata da una famiglia di contadini, i Garcia, ad Almendral, nei pressi di Avila; i suoi genitori morirono quando lei aveva solo dieci anni, e fu allevata dai fratelli.
Fino all'età di vent'anni fece la pastorella. I suoi fratelli desideravano che si sposasse ma scelse la vita religiosa e fu ammessa nel convento carmelitano di S. Giuseppe ad Avila il 7 novembre 1570. Il 15 agosto 1572 fece la professione: era la prima sorella conversa della riforma "teresiana", e dal 1575 al 1582 fu la religiosa più vicina a Teresa e l'accompagnò in quasi tutti i suoi viaggi. Teresa la trovava più efficiente di chiunque altra. Più volte volle che diventasse corista, ma sempre Anna rifiutò dicendo che non era sufficientemente istruita.
Anna ci ha lasciato una descrizione scritta del loro ultimo viaggio da Medina ad Alba de Tormes e della morte di Teresa il 4 ottobre 1582: «Il giorno in cui morì non era più in grado di parlare. Le cambiai la biancheria, il velo e i manicotti; sembrò soddisfatta di essere così. pulita, mi guardò sorridendo e con segni mi mostrò la sua gratitudine».
Teresa morì tra le braccia di Anna. Per sei anni lei visse tranquillamente nel monastero di Avila, quando la sua vita cambiò radicalmente: era giunta richiesta di fondare un monastero di carmelitane scalze a Parigi e Anna di Gesù, succeduta a Teresa, partì con cinque compagne, tra cui la nostra Anna di S. Bartolomeo.
Giunte a Parigi furono accolte dalla principessa de Longueville e da altre nobildonne di corte, ma Anna preferì sgattaiolare in cucina per preparare il pranzo. I suoi superiori avevano però deciso che la compagna di Teresa avrebbe avuto un posto d'onore nella comunità e per obbedienza accettò di diventare corista.
Resta qualche perplessità per questa sua resistenza alla professione solenne: certamente era persona molto umile e forse perché cosciente del suo retroterra contadino era esitante nell'accettare uno status uguale a suore che erano di nobile lignaggio o provenivano da ricche famiglie. Probabilmente per una donna era più difficile infrangere le barriere tra le classi sociali.
Qualche commentatore ha suggerito che non sapesse né leggere né scrivere (firmò infatti l'atto della sua professione con una croce), ma secondo gli studiosi più accreditati, essendo stata segretaria di Teresa, aveva ricoperto un incarico che supponeva una certa preparazione. Fu inoltre autrice di un'autobiografia.
La fondazione di Parigi incontrò diverse difficoltà, e cinque suore si trasferirono nei Paesi Bassi. Anna, che era rimasta in Francia, fu nominata priora prima a Pontoise e poi a Tours; e l'inizio del suo compito di direzione fu assai faticoso e nelle preghiere dichiarava la propria incompetenza, paragonandosi a un debole filo di paglia. La risposta che sentiva era: «È con la paglia che accendo il mio fuoco».
Nel 1611 Anna fu mandata a Mons, in Belgio, dove rimase un anno, trasferendosi poi ad Anversa e fondando là un monastero che presto fu pieno di fanciulle della nobiltà, tutte desiderose d'imparare da colei che aveva collaborato così strettamente con Teresa e che già veniva considerata santa. In due occasioni, quando Anversa fu assediata dal principe d'Orange, Anna trascorse la notte in preghiera, e la città salvata la acclamò come sua protettrice. La sua morte nel 1626 diede luogo a straordinarie dimostrazioni popolari: ventimila persone vennero a vedere il suo corpo e a toccarlo con corone del rosario o altri oggetti religiosi. Per molti anni la città di Anversa continuò a venerare la sua memoria con una processione annuale al suo convento, un lungo corteo guidato da funzionari della municipalità recanti candele. Anna fu beatificata il 6 maggio 1917 da papa Benedetto XV.
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Anversa nel Brabante, nel territorio dell’odierno Belgio, beata Anna di San Bartolomeo, vergine dell’Ordine delle Carmelitane Scalze, che, discepola e scrivana di santa Teresa di Gesù e ricca di doni mistici, diffuse l’Ordine in Francia e lo rinnovò con passione.
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