Beata Caterina Mattei da Racconigi
Nome: Beata Caterina Mattei da Racconigi
Titolo: Domenicana
Nome di battesimo: Caterina Mattei
Nascita: 1486, Racconigi, Cuneo
Morte: 4 settembre 1547, Caramagna Piemonte, Cuneo
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
9 aprile 1808, Roma, papa Pio VII
La fonte principale delle informazioni su questa mistica interessan-te, ma relativamente sconosciuta, è un racconto di due uomini che la conobbero bene, Giovati Francesco Pico della Mirandola, e un domenicano, Pietro Martire Mordili. Sfortunatamente sembra che entrambi abbiano accettato letteralmente e senza porsi dubbi tutto ciò che raccontò di se stessa e delle sue esperienze, perciò è difficile provare la fondatezza degli stravaganti miracoli e dei dettagli agio-grafici che sono stati raccontati. La storia tramandata afferma che Caterina, figlia di Giorgio Mattei e Billia Ferrari, nacque a Racconi-gi, allora un paese, ora una cittadina a sud di Torino, nel 1486.
La vita famigliare fu caratterizzata da privazioni continue e da ma-lattie. Le sue doti spirituali per contrasto erano considerevoli, an-che se persino queste causarono ulteriori incomprensioni. Co-munque il fervore della vita spirituale, con le sue consolazioni, sembra aver compensato la miseria fisica. Si racconta, per esem-pio, che, all'età di nove anni, scoppiò in lacrime poiché molto af-faticata dal lavoro, ed ebbe una visione del Bambino Gesù che la consolò. Successivamente, a quattordici anni, pronunciò un voto di verginità in seguito a un'esperienza in cui pensò che lo Spirito Santo, con l'intercessione di S. Stefano (26 dic.), si fosse imposses-sato di lei. In seguito condivise le sofferenze della Passione di Cri-sto, anche se senza segni tangibili.
Alcune affermazioni su di lei ricordano quelle a proposito di S. Ca-terina da Siena (29 apr.), e le lezioni tratte dal suo Ufficio sortoli neano la relazione: «tra Racconigi e Siena c'è solo la differenza del-la canonizzazione»; tuttavia la somiglianza non dovrebbe essere troppo forzata. Come la sua omonima, Caterina divenne terziaria domenicana, ma solo all'età di ventotto anni, e persino allora conti-nuò a vivere nel mondo e a lavorare sodo per la sua famiglia. Nelle sue orazioni, si offriva costantemente a Dio per il bene degli altri, fossero anime in purgatorio o vittime delle guerre che avevano tor-mentato l'Italia in quell'epoca.
Negli ultimi anni di vita soffrì di una lunga malattia, che certamente considerò come una risposta alle sue preghiere; la sofferenza fu esa-cerbata dalla solitudine dato che i suoi amici l'abbandonarono, e morì a Carmagnola il 4 settembre 1547, senza la presenza di un sa-cerdote. Cinque mesi dopo, furono narrati diversi miracoli, perciò il corpo fu portato a Garezzo, dove il culto, confermato nel 1810, continua a essere vivo. A Racconigi è stata costruita una cappella in suo onore.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Caramagna in Piemonte, beata Caterina Mattei, vergine, suora della Penitenza di San Domenico, che sopportò con mirabile carità e abbondanza di virtù la costante infermità, le calunnie degli uomini e ogni tentazione.
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