Beata Celestina Donati
Nome: Beata Celestina Donati
Titolo: Fondatrice
Nome di battesimo: Maria Anna Donati
Morte: 18 marzo 1925, Firenze
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
30 marzo 2008, Roma, papa Benedetto XVI
Nacque a Marradi in Toscana, in una famiglia della borghesia. Fin da piccola voleva avere una vita religiosa ma suo padre si oppose con forza. Il suo direttore spirituale era lo Scolopio Celestino Zini.
Quando sua madre morì, prese la decisione irrevocabile di consacrarsi a Dio. Voleva formare intorno a sé alcune donne per collaborare con lei nell'educazione delle ragazze povere e abbandonate. Così, su raccomandazione del suo direttore spirituale, fondò nel 1889 la concrezione delle Povere Figlie di San Giuseppe Calasanzio meglio conosciute come Calasanziane. Estese la fondazione ai figli di coloro che sono detenuti nelle carceri.
Quando nel 1889 fondò la nuova Congregazione, Maria Anna prese il nome di Celestina della Madre di Dio; i suoi compagni cominciarono a chiamarla affettuosamente "madrina" ed è così che i Calasanziani continuano a chiamarla oggi quando parlano della loro Fondatrice. Nello stesso anno Leone XIII consacrò personalmente padre Zini come vescovo nella Basilica di San Pietro, nominandolo Arcivescovo di Siena e così anche altri Scolopi cominciarono a sostenere la nascente Congregazione: Mario Ricci, Giovanni Giovanozzi, Alfonso ML Mistrangelo.
Monsignor Zini diresse numerosi scritti alle suore Calasanziane. Dopo la sua morte, Madre Celestina li strutturò e completò preparando un prezioso libro dal titolo "Manuale Calasanziano", che fu come un ampio commento spirituale alle prime Costituzioni. In questo libro, la Madre Fondatrice descrive così il carisma del suo Istituto: "Le Povere Figlie di San Giuseppe Calasanzio, raccolte all'ombra del Tabernacolo, unite tra loro con il sacro vincolo della carità, avendo un cuore unico e un anima sola, considerano sacro dovere edificare chi si avvicina a loro, santificarsi personalmente e dedicarsi con zelo all'educazione delle fanciulle bisognose affidate loro dal Signore, unendo le ricchezze della contemplazione a quelle di una santa dedizione ".
Celestina era una vera anima contemplativa dedita a fare del bene ai piccoli, come Gesù. Scrisse un libro di meditazioni sulla Passione del Signore recentemente ripubblicato, e scrisse pagine di grande ricchezza spirituale nel citato "Manuale" , in un altro libro per le sue monache dal titolo "Devote pratiche giornaliere" e in numerose lettere. Nel 1900 istituì, nella chiesa della casa madre di Firenze, l'adorazione eucaristica quotidiana come forma di preghiera calasanziana continua per le sue suore e le sue ragazze. Un secolo dopo, questa preghiera a Gesù Eucaristico continua quotidianamente, esposta sull'altare maggiore, ai lati del quale sono rispettivamente sepolti Madre Celestina e Monsignor Zini.
Celestina governò l'Istituto con saggezza e prudenza, diffondendolo in tutta Italia. Soffrì molto per la mancanza di aiuti finanziari che lo aiutassero a proseguire. Ma con fede, superò tutti i guai a pieni voti. Soffriva di molti disturbi che sapeva sopportare con integrità. Morì a Firenze. È stata beatificata il 30 marzo 2008 da Benedetto XVI.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Firenze, la Beata Celestina della Madre di Dio (Maria Anna) Donati, vergine, fondatrice della Congregazione delle Figlie Povere di San Calasanzio, per l'educazione dei bambini poveri, e figli e figlie dei carcerati.
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