Nome: Sant'Elena Guerra
Titolo: Vergine
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
26 aprile 1959, Roma, Papa Giovanni XXIII
Canonizzazione:
20 ottobre 2024, Piazza San Pietro, Roma, Papa Francesco
Elena Guerra, nata a Lucca il 23 giugno 1835, proveniva da una famiglia della nobiltà locale. Fin dalla sua infanzia, ricevette un'educazione adeguata insieme ai suoi due fratelli. Dopo la Cresima, avvenuta a otto anni, sviluppò una particolare devozione verso lo Spirito Santo, che la accompagnò per tutta la vita.
Manifestò un profondo amore per Dio, desiderando avvicinarsi all'Eucaristia quotidianamente. Nonostante l'opposizione della madre, riuscì a completare la propria istruzione imparando anche il latino, frequentando di nascosto le lezioni del fratello.
Nel 1856 fondò il "Giardinetto di Maria" e le "Amicizie spirituali", anticipando l'Azione Cattolica moderna, per offrire supporto spirituale alle giovani. Successivamente, si unì alle Dame di Carità per assistere i poveri e i malati, dimostrando un grande spirito di servizio durante un'epidemia di colera.
Sentì il desiderio di fondare un gruppo di Adoratrici del Santissimo Sacramento e un'opera per l'educazione della gioventù, ma fu dissuasa dal suo direttore spirituale. Tuttavia, riuscì a creare una scuola per ragazze povere e successivamente fondò l'Istituto di Santa Zita, dedicato all'istruzione e all'educazione delle giovani.
Nonostante l'incomprensione e l'opposizione iniziale, consolidò la sua opera e fondò le
Oblate dello Spirito Santo nel 1882, dedicandosi all'educazione cristiana delle giovani. Si distinse anche come scrittrice, pubblicando numerosi scritti su temi riguardanti la donna, la scuola e la spiritualità.
Durante il suo cammino spirituale, incontrò anche
Santa Gemma Galgani, che desiderava entrare nella comunità delle Oblate dello Spirito Santo fondata da Elena. Tuttavia, Gemma dovette rinunciare a causa di problemi di salute e familiari, inclusa una grave crisi dopo la perdita dei suoi cari e una difficile situazione economica. Anche se Gemma non poté unirsi alla comunità, l'incontro tra le due donne di fede segnò un momento significativo nella vita di entrambe.
Si concentrò sulla devozione allo Spirito Santo e promosse la pratica delle sette settimane in preparazione alla Pentecoste. Collaborò con le autorità ecclesiastiche e il Papa per diffondere questa devozione, ricevendo il supporto papale per le sue iniziative.
Tuttavia, tra il 1905 e il 1906, fu accusata di cattiva amministrazione e costretta a dimettersi da superiora, vietandole di pubblicare altri scritti. Accettò umilmente la decisione e offrì la propria vita per il bene della Chiesa.
Trascorse gli ultimi anni della sua vita tra malattie e sofferenze, e morì il 11 aprile 1914. La sua fama di santità crebbe nel tempo e nel 1959 fu beatificata da Papa Giovanni XXIII, diventando la prima beatificazione del suo pontificato. Le sue spoglie riposano a Lucca, nella cappella delle Oblate dello Spirito Santo.
l 13 aprile 2024 papa Francesco ha riconosciuto un miracolo avvenuto per sua intercessione, permettendo la sua canonizzazione il
20 ottobre dello stesso anno.