La festa odierna ci ricorda il giorno in cui i Cristiani riportarono la vittoria contro i Turchi a Lepanto nel 1571. S. Pio V la istituì sotto il titolo di S. Maria della Vittoria e due anni dopo Gregorio XIII la confermava, mutandone il nome in quello di festa del S. Rosario.
A ragione questa vittoria venne attribuita alla SS. Vergine poiché, mentre a Lepanto si combatteva, in tutta la cristianità si recitava il Rosario. Erano milioni di fedeli con a capo il Papa che pregavano affinchè la scimitarra degli infedeli non giungesse a far strage nelle nostre contrade, com'era preciso disegno dei Turchi. L'armata cristiana; inferiore di numero, assalì con grande fede ed ardore il nemico, e gl'inflisse una tale sconfitta che abbattè per sempre la potenza turca sul mare.
Non ci dilunghiamo sui particolari di quel memorando avvenimento; vogliamo invece considerarne meglio l'arma vincitrice, ossia il Rosario. Le sue origini sono molto antiche e vanno ricercate nell'uso degli anacoreti dei primi secoli e dei frati laici i quali non potendo recitare i centocinquanta salmi dell'Ufficio vi supplivano con altrettanti Pater Noster. Verso il secolo XII si incominciò a recitare in tal modo anche l'Ave Maria che ben presto si alternò con il Pater. Più tardi vi si aggiunsero le considerazioni dei misteri e, dopo le dieci Ave Maria, il Gloria Patri. Così si giunse alla forma attuale.
Il merito di aver dato il maggior impulso alla devozione del Rosario è di
San Domenico. Si dice che mentre il Santo predicava contro gli Albigesi, gli apparve la Vergine SS. e consegnandogli una corona gli disse che con quell'arma avrebbe vinto l'errore. Il grande predicatore diffuse la pratica del Rosario tra i fedeli e le sue prediche ottennero quel magnifico risultato che la storia registra.
La SS. Vergine confermò più volte con prodigi la eccellenza del Rosario, specialmente apparendo a Lourdes ed a Fàtima con la corona in mano.
Il Rosario è senza dubbio la devozione più facile e più cara : è un intreccio delle preghiere che ogni bambino impara sulle ginocchia della mamma: il Pater insegnatoci parola per parola da Gesù; l'Ave Maria composta dalle parole con le quali l'arcangelo Gabriele e S. Elisabetta salutarono Maria SS.; il Gloria, inno di lode e ringraziamento alla SS. Trinità.
Queste soavi preghiere vengono intrecciate con la meditazione dei tratti più notevoli della vita di Gesù e di Maria. Anzi i misteri sono l'anima del Rosario. Infatti lo scopo di questa santa istituzione è appunto quello di ricordarci quei divini misteri che ogni cristiano deve sempre avere dinanzi agli occhi, perchè lo incitino alla riconoscenza dei benefici divini e perchè possa vedere se la sua vita è conforme ai modelli contemplati.
Per ottenere questi frutti dobbiamo recitare il Rosario adagio, con devozione; e mentre il labbro ripete l'Ave Maria, il pensiero deve meditare i misteri assegnati per ogni decina e trarre da essi i principali insegnamenti pratici.
PRATICA.
Acquistiamo la pia abitudine di recitare quotidianamente il S. Rosario. PREGHIERA.
O Dio, il cui Unigenito Figliuolo con la sua vita, morte e risurrezione ci meritò la grazia dell'eterna salvezza, deh!, fa' che mentre noi meditiamo i misteri del santissimo Rosario della B. V. Maria, ne imitiamo in tal guisa il contenuto, che possiamo poi conseguire il premio celeste che essi ci promettono. MARTIROLOGIO ROMANO.
Memoria della beata Maria Vergine del Rosario: in questo giorno con la preghiera del Rosario o corona mariana si invoca la protezione della santa Madre di Dio per meditare sui misteri di Cristo, sotto la guida di lei, che fu associata in modo tutto speciale all'incarnazione, passione e risurrezione del Figlio di Dio. SUPPLICA ALLA MADONNA DEL ROSARIO
O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, sulle nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.
Ave Maria È vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.
Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l’Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore.
Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!
Ave Maria Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l’onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti, Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.
Ave Maria Chiediamo la benedizione a Maria
Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina che non puoi negarci in questo giorno solennissimo. Concedi a tutti noi l’amore costante e in modo speciale la materna benedizione. Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o Madre: concedi il trionfo della Religione e la pace alla umana Società. Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l’onore del tuo Tempio. Benedici infine tutti coloro che lavorano e si impegnano per onorarti solennemente nella ricorrenza della tua festa e promuovono con amore la devozione al Santo Rosario. O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci riannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza,negli assalti dell’interno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ ora di agonia, a tè l’ultimo bacio della vita che si spegne.
E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti.
Sii ovunque, benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Amen.
ICONOGRAFIA
È forse una delle immagini più rappresentate e rappresentative nel culto mariano: la Madonna del Rosario è un'immagine ricorrente nella storia dell'arte dal 1500. Ma l'iconografia ha origini più antiche e risale al 1200 quando la Madre di Cristo apparve a San Domenico di Guzman mentre questi pregava per sconfiggere il movimento eretico del catarismo.
Ella secondo la tradizione gli apparve consegnandogli un rosario rassicurandolo che avrebbe, con quell'arma, sconfitto l'eresia. Per questo le prime raffigurazioni della Madonna del Rosario la vedono seduta in trono con il Bambino nell'atto di consegnare il rosario a San Domenico di Guzman e Santa Caterina. A quest'ultima è destinato in quanto seguace dei dettami domenicani e autrice di numerosi scritti dedicati a Maria.
titolo Madonna del Rosario e Santi Domenico e Caterina
autore Andrea Vaccaro anno 1604-1670
In seguito il rosario ha assunto ruolo di salvezza contro i musulmani, per ricordare la famosa battaglia di Lepanto in cui, nel 1571, le flotte della Lega Santa sconfissero quelle musulmane dell'Impero Ottomano. I cristiani si affidarono al rosario, pregando per la vittoria e sventolando lo stendardo benedetto da papa Pio V. Egli istituì la festa di Santa Maria delle Vittoria quando arrivò la notizia della sconfitta dei musulmani, il 7 ottobre. In seguito Gregorio XIII la trasformò nella festa della Madonna del Rosario.
titolo Allegoria della battaglia di Lepanto
autore Paolo Veronese anno 1572-1573
Tra le prime raffigurazioni della Madonna del Rosario vi è quella stupenda e articolata di Giorgio Vasari realizzata nel 1570. Oggi è conservata nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze, nella Cappella Bardi dedicata alla Vergine.
La Madonna si trova al centro del dipinto su un piedistallo con il Bambino in braccio, sotto di essa due Santi distribuiscono rosari alle altre figure. Due angeli la incoronano e attorno a Lei i medaglioni raffiguranti i quindici misteri del Rosario, quelli della vita della Vergine e della vita di Gesù Cristo. Ad osservare il tutto dall'alto Dio Padre.
titolo Madonna del Rosario
autore Giorgio Vasari anno 1569
Anche Lorenzo Lotto dedica alla Madonna del Rosario un vero capolavoro. Sullo sfondo dei medaglioni con i Misteri vi è un roseto, che richiama etimologicamente il rosario quasi a indicare che ogni grano dello stesso rappresenti una rosa da dedicare alla Vergine. E come sappiamo la rosa è il fiore a Lei legato.
Oltre ai Santi che le stanno intorno e a Maria Maddalena, ai suoi piedi tre piccoli putti spargono petali di rosa.
titolo Madonna del Rosario
autore Lorenzo Lotto anno 1539
Guido Reni raffigura una scena meno affollata, con la Madonna che appare a San Domenico di Guzman e gli consegna il rosario attorniata da piccoli putti e con i medaglioni dei Misteri incastonati su una pianta di rose.
titolo Madonna del Rosario con san Domenico
autore Guido Reni anno 1596-1598 circa
Di grande impatto visivo è l'opera del Caravaggio che con i suoi chiaroscuri e le espressioni vive dei protagonisti che guardano verso l' osservatore ci ha lasciato un'opera d'arte che pare una fotografia. La Madonna con il Bambino è in alto al centro sul trono, più sotto è San Domenico a distribuire i rosari ai fedeli in ginocchio a piedi nudi.
titolo Madonna del Rosario
autore Caravaggio anno 1605 ca.