Beate Maria Anna Vaillot e quarantasei compagne
Nome: Beate Maria Anna Vaillot e quarantasei compagne
Titolo: Martiri
Nome di battesimo: Maria Ana Vaillot
Nascita: 1734 circa, Fontainebleau, Francia
Morte: 1 febbraio 1794, Avrillé, Francia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
19 febbraio 1984, Roma, papa Giovanni Paolo II
Maria Ana Vaillot nacque a Fontainebleau, in Francia, nel 1734. Suo padre morì pochi mesi dopo la sua nascita. Ana Maria conosceva la sofferenza fin dalla tenera età. All'età di 27 anni iniziò il postulato con le Figlie della Carità e il 25 settembre 1761 entrò in Seminario a Parigi. Era destinata a Saint-Louis-en-I'Ile, Fontenay-le-Comte, Vandreé, Longué e Saint-Pierre Montlimart. La data in cui arrivò ad Angers, destinata al Saint John Hospital, è sconosciuta. Al momento del suo arresto, era responsabile della dispensa dell'ospedale San Juan de Angers.
Otilia Baumgarten nacque a Gondrexange, in Francia. Odile fu una grande gioia per la sua famiglia. A 24 anni lasciò il mulino di famiglia per il postulato nelle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli che svolse a Metz. Entrò nel seminario delle Figlie della Carità nel 1775. Destinata a Brest nel 1776, partì per Angers all'inizio dell'anno successivo. Ben presto gli fu affidata la responsabilità della farmacia dell'ospedale San Juan. Le spararono nel Campo de los Mártires ad Avrillé.
Insieme a suor Otilia Baumgarten, il 1° febbraio 1794, furono fucilate quarantasei donne ad Angers per essersi rifiutate di prestare il giuramento scismatico. In un campo situato alla periferia della città furono giustiziate insieme ad altre novantasette persone. La lunga processione dei condannati fu preceduta da un gruppo di soggetti dubbiosi, vestiti di stracci e molti dei quali ubriachi, e anche da una banda musicale che suonava canzoni rivoluzionarie.
I condannati erano allineati davanti a grandi fosse, nelle quali dovevano cadere i loro cadaveri. Le suore alla fine della catena si fecero avanti. Vedendole, si udì un grido: Grazia alle suore! Il movimento sollevato fu così irresistibile che il comandante cedette. Spontaneamente si avvicinò alle suore e disse: "Cittadini: avete ancora tempo per sfuggire alla morte... Tornate alle vostre case. Non fate giuramento, perché ve lo direi, mi assumo la responsabilità di dirlo voi avete preso in prestito e vi do la mia parola che non accadrà nulla di male a voi o ai vostri compagni che sono in prigione ".
"Grazie, rispose suor Maria Ana," per la tua generosa offerta. La nostra coscienza non ci permette di prestare giuramento. L'ufficiale tacque e poi, con un gesto di disperata impotenza, alzò la sciabola, segnalando l'inizio della sparatoria. Insieme a loro molte altre donne morirono, sposate, single e vedove, legate in un modo o nell'altro ai Vincenziani, 45 delle quali beatificate insieme a suor María Ana e suor Odilia. Il gruppo comprende età molto diverse, dai 65 anni della vedova Simone Chauvigné, ai 23 anni della giovane laica Marie Leroy; molte di loro sono parenti di sangue l'una dell'altra come le sorelle D'Epinatz. Ci sono resti di intere famiglie, i cui uomini erano morti nella rivolta contro la Rivoluzione. Il gruppo è stato beatificato il 19 febbraio 1984 dal SS Giovanni Paolo II.
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Avrillé presso Angers in Francia, passione delle beate Maria Vaillot e quarantasei compagne, martiri, che, nell’epoca del terrore durante la rivoluzione francese, conseguirono la corona del martirio.
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