Beato Agnello da Pisa
Nome: Beato Agnello da Pisa
Titolo: Francescano
Nascita: 1194 circa, Pisa
Morte: 13 marzo 1235, Oxford, Inghilterra
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
4 settembre 1892, Roma, papa Leone XII
Agnello, il fondatore della provincia francescana d'Inghilterra, venne ammesso nell'ordine dallo stesso S. Francesco (4 ott.) durante una sua visita a Pisa, probabilmente nel 1211. In quell'occasione venne aperto un convento nella città e Agnello si trovò trascinato dalla corrente del primo fervore francescano.
Nel capitolo generale del 1217 fu deciso che un gruppo di frati si recasse in Francia. Anche Francesco partì con loro, ma lungo il cammino incontrò il cardinale Ugolino, il futuro papa Gregorio IX (1227-1241), che lo convinse a rimanere in Italia. Francesco volle però che la spedizione continuasse come deciso e ne nominò responsabile Agnello, allora diacono.
Nella regione di Parigi l'abate di SaintDenis diede ai fratelli una casa e, in pochissimo tempo, furono aperti altri conventi attorno, di cui Agnello fu il custos (custode) per alcuni anni.
La decisione più importante presa da Agnello a Parigi fu di dare vita a una comunità che raccogliesse i francescani studenti all'università, indicando lo stretto legame tra i francescani e i centri d'educazione più influenti del Medio Evo.
Sette anni dopo il suo arrivo in Francia, nel 1224, Francesco nominò Agnello a capo di un altro gruppo di otto fratelli, diretti in Inghilterra. Tra di loro vi erano tre inglesi, uno dei quali, Riccardo di Ingworth, era sacerdote. La compagnia venne accolta cordialmente dai monaci di Fécamp, sulla costa francese del canale della Manica, che pagarono loro anche il viaggio per Dover, dove il gruppo sbarcò il 10 settembre 1224. Procedettero per Canterbury, dove vennero alloggiati nell'ospizio per preti indigenti, in un edificio che di giorno era adibito a scuola: durante le lezioni i frati dovevano stare in una stanzetta sul retro e solo dopo che gli alunni erano andati a casa potevano uscire e accendere il fuoco. Era inverno c dovettero sopportare non pochi disagi, considerato anche che il loro unico sostentamento erano pane e birra diluita. La loro allegria e il loro fervore suscitarono l'ammirazione di Stefano Langton, arcivescovo di Canterbury, che vedeva in essi l'incarnazione dell'autentico spirito degli apostoli e li chiamava i Fratelli dell'Ordine degli Apostoli.
Agnello infine ricevette in dono un terreno dal direttore dell'ospizio e qui, sebbene fosse paludoso e umido, vi costruirono delle capanne nelle quali vissero per circa cinquant'anni.
I due frati inglesi, Riccardo di Ingworth e Riccardo di Devon, insieme con due italiani, partirono immediatamente per Londra, dove vennero caldamente accolti dai domenicani, che li alloggiarono per una quindicina di giorni, fino a quando affittarono una casa a Cornhill. I due inglesi poi andarono a Oxford, mentre Agnello si stabilì a Londra. L'anno seguente i frati di Cornhill traslocarono in una angusta casa in Stinking Lane, che sarebbe stata allargata nel 1229 per accogliere le numerosissime vocazioni.
Agnello era totalmente impregnato dell'ideale di povertà di S. Francesco: egli non permetteva ai frati di accettare più terreno di quello strettamente necessario e più tardi, quando nel convento di Oxford venne costruita un'infermeria, fece fare i soffitti così bassi che vi era appena spazio per un uomo di media statura.
Nonostante che lo scopo primario dell'espansione a Oxford fosse quello di raccogliere nuovi frati, fu la scuola di teologia che Agnello fondò là ad assumere nel tempo un'importanza immensa per la provincia inglese e per l'università della città.
Agnello, di per sé, non era uno studioso e neanche S. Francesco era un sostenitore entusiasta dello studio, preoccupato che i suoi frati potessero perdere la loro semplicità, seguendo vuote ambizioni. La cultura era apprezzata se non spegneva lo spirito della preghiera e non ostacolava l'azione dello Spirito Santo.
La provincia inglese assorbì tutte le energie di Agnello e, sebbene la sua posizione accademica fosse la più elevata nell'ordine, l'amore che nutriva per la povertà rimase una sua caratteristica dominante. Aimone di Faversham, un inglese che era entrato nell'ordine a Parigi, guidava il gruppo che si oppose e che destituì frate Elia, l'osteggiato superiore generale la cui mancanza di povertà era di scandalo alla maggior parte dei frati: la provincia inglese mantenne un solido equilibrio durante i conflitti che seguirono all'interno dell'ordine e venne citata a esempio nei capitoli generali. Giovanni Buralli auspicò che «quella provincia potesse essere posta al centro del mondo perché tutti ne seguissero l'esempio».
Anche a Cambridge l'avvento dei frati contribuì alla fondazione della facoltà di teologia nella città, ma questa nel mondo francescano non raggiunse mai l'importanza della prima. I nomi degli studiosi di Oxford legati ai francescani testimoniano un'era splendida; Roberto Grossatesta, che Agnello mise come professore fin dalla nascita della scuola, diede il contributo maggiore alla fama dell'università e fu seguito da altri quattro rettori appartenenti all'ordine. Tra i nomi più celebri vi furono Adamo Marsh, Tommaso di York, Riccardo Rufus di Cornovaglia, Giovanni del Galles e giganti intellettuali come Ruggero Bacone, Duns Scoto (8 nov.) e Guglielmo di Ockham.
Agnello non poteva certo prevedere l'alto livello intellettuale che avrebbe caratterizzato la provincia inglese e nemmeno l'influenza spirituale che avrebbero esercitato così tanti uomini fedeli ai valori di S. Francesco. Egli però visse quegli ideali in prima persona, mostrando ai giovani frati inglesi che ricevette nell'ordine un esempio vibrante di ciò che significava essere francescani.
La sua fama di santità era molto diffusa anche tra i laici: era amico di re Enrico III e fu scelto per la sua cortesia e il suo tatto per negoziare con il ribelle conte di Marshall. La sua salute venne compromessa dagli sforzi per questa causa e da un ultimo travagliato viaggio in Italia. Al ritorno a Oxford soccombette a un attacco di dissenteria e morì all'età di quarantun anni, dopo aver gridato per due giorni: «Vieni, Gesù dolcissimo». Il suo culto è stato confermato nel 1892.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Oxford in Inghilterra, beato Agnello da Pisa, sacerdote, che, mandato da san Francesco prima in Francia e poi in Inghilterra, vi istituì l’Ordine dei Minori e promosse lo studio delle scienze sacre.
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