Beato Liberato Weiss e compagni
Nome: Beato Liberato Weiss e compagni
Titolo: Martiri francescani
Nome di battesimo: Johannes Laurentius
Morte: 3 marzo 1716, Gondar, Etiopia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
20 novembre 1988, Roma, papa Giovanni Paolo II
Liberato Weiss nacque a Konnersreuth in Baviera. All'età di 18 anni entrò nel convento francescano di Eger. Nel 1698 ricevette l'ordinazione sacerdotale a Vienna. Si offrì volontario, insieme a Michele Pio Fasoli da Zerbo, per andare alla missione etiope appena fondata.
Samuele Marzorati nacque a Biumo Inferiore, provincia di Varese, nel 1670, nei pressi del convento francescano dell'Annunciazione, dove trascorse i primi anni della sua vita. A 22 anni entrò nel convento francescano, dei cosiddetti "Riformati", a Lugano in Svizzera. Presto chiese di andare in missione, e i superiori lo mandarono a Roma, nel Collegio eretto a San Pietro in Montorio per preparare coloro che dovevano essere inviati nelle terre di missione. Completato l'addestramento, gli fu affidato un altro compito, ma in seguito entrò a far parte della missione Etiopia.
Michele Pio Fasoli da Zerbo nacque a Zerbo, vicino Pavia, il 3 maggio 1670. Entrò nella Provincia francescana di San Diego in Insubria a Milano e, ordinato sacerdote, iniziò la sua attività di insegnamento teologico, ma presto andò in servizio anche come volontario per unirsi alla missione Etiopia.
Per molto tempo la Chiesa cattolica aveva compiuto grandi sforzi per ristabilire la piena comunione e unione con la Chiesa copta, senza riuscirci. Il 20 gennaio 1697 la Santa Sede, tramite la Congregazione di Propaganda Fide, riaprì la missione in Etiopia e la affidò ai Francescani. Il Ministro generale dell'Ordine fece quindi appello ai suoi religiosi per i volontari per tale missione e molti si offrirono volontari. Tra loro c'erano i nostri tre Beati. Obiettivo della missione francescana era ricondurre la Chiesa copta d'Egitto e quella dell'Etiopia all'unione con quella di Roma.
I padri Liberato e Michele Pio furono assegnati all'Etiopia, Padre Samuele, nell'isola di Socotra, nell'Oceano Indiano, non raggiunse però il suo obiettivo e tornò al Cairo, dove si unì alla seconda spedizione dei suoi compagni.
Il re d'Etiopia impedì l'ingresso nel paese e si stabilirono ad Ailefun, una città vicina, finché non arrivarono tempi migliori. A loro si unì Samuele Marzorati, proveniente dall'India, e tentarono di nuovo di entrare in Etiopia nel 1711, e questa volta non ebbero problemi.
Il re, un cristiano copto, chiese loro di non discutere questioni liturgiche e di non chiamarsi "romani". I nostri frati vivevano della professione che avevano imparato: si prendevano cura dei malati e imparavano le lingue locali. Tuttavia, la popolazione nativa diffuse pettegolezzi contro i missionari che rovinarono gradualmente la convivenza. Il Re Giusto, per evitare mali maggiori, inviò i francescani in un'altra provincia, il Tigre.
La situazione politica cambiò, il monarca fu detronizzato e i missionari furono quindi localizzati e trasferiti a Gondar per essere processati. Al processo, accusati di eresia contro la Chiesa copta d'Etiopia, dichiararono apertamente di essere cristiani e di essere stati inviati dal Sommo Pontefice per insegnare loro la vera fede cristiana. Contro le credenze dei copti monofisiti, proclamarono, tra le altre cose, che Cristo ha due nature, divina e umana, e non solo una. Affermarono inoltre che secondo la fede professata dalla Chiesa cattolica nell'Eucaristia vi era la presenza reale di Cristo. Affermarono poi che la circoncisione non era necessaria. Nelle loro numerose discussioni, i monaci copti non riuscirono a convincere i francescani a rinunciare alla loro fede e ad abbracciare le credenze della Chiesa copta.
La notizia del martirio giunse subito in Europa attraverso rapporti scritti che inviarono testimoni oculari degli eventi. Tuttavia, il processo di beatificazione è stato notevolmente ritardato a causa di varie circostanze. Sono stati beatificati da Giovanni Paolo II il 20 novembre 1988.
MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Gondar in Etiopia, beati Liberato Weiss, Samuele Marzorati e Michele Pio Fasoli da Zerbo, sacerdoti dell’Ordine dei Frati Minori e martiri, che morirono lapidati per la fede cattolica.
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