Beato Sebastiano Valfrè
Nome: Beato Sebastiano Valfrè
Titolo: Sacerdote oratoriano
Morte: 30 gennaio 1710, Torino
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
15 luglio 1834, Roma, papa Gregorio XVI
Il Beato Valfrè nacque a Verduno, il 9 marzo 1629. Dio lo suscitò ad accrescere la pleiade di quegli uomini benefici, che resero vivente ed operante la carità di Cristo nella cattolica Torino. Il Valfrè infatti sentì sviscerato amore pei poverelli fin dall'infanzia: e tal virtù dominò l'intera sua vita. Nel corso de' suoi studi si imponeva rigide privazioni per avere di che dare ai famelici. Fu per meglio esercitare cotesta nobile virtù, che si ascrisse alla Cong. dell'Oratorio, dove fu trovato degno del sacerdozio e già maturo per riordinare con prudente consiglio la disciplina dell'Istituto. Ebbe da Dio il dono della scrutazione dei cuori; perciò, avvicinati che avesse eretici e peccatori, attiravali al pentimento. Gli ospedali, le congregazioni, i monasteri furono le cure del paterno suo cuore, e dovunque recava la pace. Per oltre trent'anni predicò nella chiesa dell'Oratorio al popolo ogni domenica; e lo dica Torino quanto bene vi fece! Nell'anno 1673, essendo stato chiamato a confessore del giovine re Vittorio Amedeo, questi lo propose ad arcivescovo di Torino; ma l'umile servo di Dio ricusò, dicendo, che tal dignità non era per i suoi omeri. E tuttavia Valfrè era consultato da vescovi e dignitari su ardue materie. Mai egli si accingeva ad opera qualunque se prima non avesse invocato i lumi dello Spirito Santo. E le quante volte coloro lo visitavano lo trovavano genuflesso a piè del Crocifisso e dell'effige di Maria! La divozione alla Regina de' cieli spiccava in ogni parola, ne sapeva rifinire di spiegare al popolo le divine prerogative di Lei. Tutto carità e pietà pei viventi il Valfrè non lo era meno per le anime sante del Purgatorio, per le quali impegnava la pietà e la generosità dei fedeli. Di mezzo ad una vita così attiva trovò tempo di scrivere opere ascetiche e persino l'Arte di santificare la guerra. Coronò egli i suoi ottant'anni di vita con una morte sì edificante, che tutta Torino accorse a' suoi funerali: e mentre i fedeli offrivano preci parve che vedessero l'anima di lui benedetta trasferirsi dagli angeli in cielo. Il largo retaggio di opere sante, i miracoli operati mossero Gregorio XVI ad ascriverlo nell'albo dei beati; Torino gli eresse modesta Cappella e sotto i gloriosi auspici del Beato Valfrè la Gioventù cattolica Torinese fondò un Circolo che l'onora.
MASSIMA. La carità è il balsamo di tutte le virtù.
PREGHIERA. Il B. Sebastiano Valfrè così pregava: « Mio Dio e mio amore, se gli uomini Vi conoscessero quanto Vi amerebbero! Quale dolcezza, qual paradiso siete Voi ! » Indi volto alla Madonna continuava: « O Maria, dolce Madre del mio Dio, ricorrere a Voi è indirizzarsi alla tesoriera delle cose celesti. Deh adunque, divina soccorritrice, aiutatemi e ricevetemi sotto il vostro manto nel tempo e nella eternità. Così sia. »
MARTIROLOGIO ROMANO. A Torino, beato Sebastiano Valfré, sacerdote della Congregazione dell’Oratorio, che si dedicò con impegno all’assistenza dei poveri, degli infermi e dei carcerati e con la sua amicizia e la sua operosa carità condusse molti a Cristo.
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