Beato Taddeo Machar
Nome: Beato Taddeo Machar
Titolo: Vescovo
Nome di battesimo: Tadhg MacCarthy
Nascita: 1455 circa, Cork, Irlanda
Morte: 1497, Ivrea, Torino
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
1895, Roma, papa Leone XIII
Si conosce molto poco dei primi anni di vita di Taddeo MacCar-thy (Tadhg Machar): membro della famiglia reale omonima di Munster in Irlanda, nacque dal principe di Muskerry e dalla figlia di FitzMaurice, principe del Kerry.
Si dice che abbia intrapreso gli studi ecclesiastici presso i frati minori a Kilcrea e che si sia quindi recato all'estero; pare si trovasse a Roma nel 1482, quando papa Sisto IV lo nominò, a soli ventisette anni, vescovo della diocesi irlandese di Ross.
Non godette però di una lunga pace. Quando Enrico Tudor nel 1485 divenne re, i suoi avversari della casa di York cercarono di consolidare il dominio sull'Irlanda prendendo il possesso del maggior numero possibile di cattedre episcopali.
Dal momento che esisteva già un aspirante alla diocesi di Ross, nella persona di Ugo O'Driscoll, che aveva operato lì come vescovo ausiliare prima della nomina di Taddeo, i sostenitori degli York lo indicarono come l'unico e legittimo vescovo; furono mosse accuse a Roma contro Taddeo, sostenendo che avesse ottenuto la sede con frode, e nel 1488 il papa lo sospese.
Nel frattempo, comunque, Taddeo era stato costretto a lasciare la diocesi, quando le terre erano state occupate dagli avversari, e si era stabilito in un'abbazia cistercense donatagli in commendam dal vescovo di Clogher. Avendo deciso di difendere di persona la propria causa, si recò a Roma, dove, due anni dopo, papa Innocenzo VIII, pur confermando Ugo come vescovo di Ross, nominò Taddeo vescovo della diocesi unificata di Cork e Cloyne.
Giunto nella nuova sede, Taddeo trovò la cattedrale chiusa e tutte le donazioni nelle mani dei suoi avversari di prima, e non essendo riuscito a far valere i propri diritti di vescovo, partì di nuovo per Roma.
Questa volta, ottenuto pieno appoggio, ripartì con lettere papali indirizzate al potente conte di Kildare d'Irlanda e ad altre figure eminenti, in cui si ordinava di aiutare il vescovo a prendere possesso della propria diocesi. Ripartì quindi per il suo paese procedendo a piedi, come un semplice viandante, ma raggiunta Ivrea, ai piedi delle Alpi, si fermò in un ricovero retto dai canonici regolari di S. Bernardo, dove morì in pace il 24 ottobre 1497.
La storia del vescovo che tornava a casa in incognito come un pellegrino colpì molto la popolazione locale e Taddeo fu sepolto con grande solennità nella cattedrale.
Sulla sua tomba, divenuta luogo di pellegrinaggio, si verificarono molti miracoli. Non fu mai ufficialmente beatificato, ma nel xix secolo i vescovi di Cork e Ivrea si unirono per inoltrare a Roma la causa di Taddeo, il cui culto fu ratificato da papa Leone XIII nel 1895.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Borgo Sant’Antonio, presso Ivrea, in Piemonte, transito del beato Taddeo Machar, vescovo di Cork e Cloyne in Irlanda, che lasciò la sua sede per i problemi causati dall’ostilità dei potenti e, mentre era in viaggio per Roma, passò al cielo.
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