La Basilica di San Petronio, situata in Piazza Maggiore, è una delle chiese più imponenti di Bologna e un simbolo del patrimonio religioso e culturale della città. Dedicata a San Petronio, vescovo e patrono di Bologna nel V secolo, questa basilica ha una storia complessa che si estende per diversi secoli. Nonostante la sua facciata incompiuta, rimane uno dei monumenti più visitati e ammirati della città.
La costruzione della Basilica di San Petronio iniziò nel 1390 con l’intento di creare un grande tempio civico per Bologna. Il progetto fu affidato all'architetto Antonio di Vincenzo, ma i lavori proseguirono per secoli e furono influenzati da numerosi architetti e cambiamenti di progetto. Il progetto iniziale prevedeva una chiesa ancora più grande, ma fu modificato per questioni economiche e politiche. La basilica fu consacrata ufficialmente solo nel 1954.
Misurando 132 metri di lunghezza, 66 metri di larghezza e 47 metri di altezza, la Basilica di San Petronio è una delle chiese più grandi d’Europa. La facciata, che rimane incompiuta, è dominata dalla Porta Magna, decorata da Jacopo della Quercia con scene dell'Antico e del Nuovo Testamento.
L'interno della basilica è ricco di opere d'arte, altari e decorazioni che riflettono secoli di storia. Le numerose cappelle laterali ospitano capolavori che testimoniano la ricchezza artistica e spirituale del luogo.
Ogni cappella della Basilica di San Petronio racconta una storia unica, custodendo opere d’arte inestimabili che coprono vari periodi storici, dall’epoca medievale al Rinascimento fino all’età moderna.
Cappella della Madonna della Pace: Un tempo intitolata a Santa Maria de’ Rustigani, questa cappella ospita la scultura della Madonna della Pace, realizzata nel 1394 in pietra d’Istria dallo scultore tedesco Giovanni Ferabech.
Cappella di Santa Brigida: La cappella conserva un prezioso polittico su tavola dipinto da Tommaso Garelli nel 1477. Alle pareti laterali si possono ammirare interessanti dipinti votivi.
Cappella di Sant'Ambrogio: Il polittico a fresco sopra l’altare, risalente al 1474 circa e attribuito a Jacopo di Cristoforo Moretti, raffigura Sant’Ambrogio al centro con due santi guerrieri ai lati, forse Procolo e Floriano.
Cappella della Santa Croce: Sull’altare si trova un Crocifisso dipinto su tavola sagomata da Ercole Banci agli inizi del XVI secolo. La cappella ospita inoltre una vetrata realizzata tra il 1464 e il 1466 dal frate domenicano Jacob Griesinger (Giacomo da Ulma).
Cappella di San Lorenzo: Ristrutturata nel 1908, la cappella presenta un busto di San Lorenzo scolpito da Giuseppe Romagnoli e una tela raffigurante la Pietà, realizzata nel 1519 da Amico Aspertini.
Cappella di San Girolamo: L’altare di questa cappella è dominato da un’ancona di legno dorato della prima metà del XVI secolo. Al centro, una tavola raffigurante San Girolamo in cattedra, dipinta da Lorenzo Costa nel 1484.
Cappella dell'Immacolata: Decorata tra il 1908 e il 1951 su progetto del pittore Achille Casanova, la cappella custodisce una statua della Madonna Immacolata risalente al 1725.
Cappella del Santissimo Sacramento: Gli stalli intarsiati, collocati lungo le pareti laterali, furono eseguiti tra il 1513 e il 1521 dal monaco Raffaele da Brescia.
Cappella di Sant'Antonio da Padova: L’apparato decorativo, intatto e originale, fu realizzato da Girolamo da Treviso tra il 1524 e il 1526. La cappella ospita una statua di Sant’Antonio e un ciclo di dipinti che illustrano i miracoli del Santo. La vetrata monumentale, completata in due fasi, include opere del Perugino e di Pellegrino Tibaldi.
Cappella di San Pietro Martire: Qui si trova una pala d’altare dipinta da Bartolomeo Passarotti attorno al 1580, raffigurante la Madonna col Bambino in gloria fra i santi Petronio e Domenico, con il martirio di San Pietro sullo sfondo.
Cappella delle Reliquie: Originariamente una sagrestia, la cappella fu trasformata nel 1746 per ospitare le reliquie della famiglia Zambeccari. L’altare è decorato con numerosi reliquiari risalenti ai secoli XVII e XVIII.
Cappella di San Bernardino: La cappella è preceduta da una transenna in ferro battuto del 1909 e ospita una pala d’altare del XVIII secolo e una statua lignea di San Bernardino del XV secolo.
Cappella di Santa Barbara: La pala d’altare raffigurante la glorificazione di Santa Barbara, eseguita da Alessandro Tiarini attorno al 1606, è uno dei punti focali della cappella.
Cappella di San Michele Arcangelo: Il dipinto su tela che raffigura l'Arcangelo Michele mentre scaccia il demonio fu realizzato da Denys Calvaert (Dionisio Fiammingo) nel 1582.
Cappella di San Rocco: La pala d’altare, dipinta dal Parmigianino nel 1527, rappresenta San Rocco con il cane e il committente, probabilmente Fabrizio da Milano.
Cappella di San Giacomo: Sopra l’altare, una tavola di Lorenzo Costa del 1492 raffigura la Madonna col Bambino in trono, circondata dai santi Giacomo, Girolamo, Sebastiano e Giorgio.
Cappella di San Vincenzo Ferrer: Questa cappella ospita una grande tempera su tela raffigurante San Vincenzo Ferrer, opera di Vittorio Bigari, incorniciata da un ornato monumentale di Stefano Orlandi. Sopra l’altare, la Madonna col Bambino in gloria è attribuita allo Scarsellino (Ippolito Scarsella).
Cappella di San Sebastiano: Decorata in stile rinascimentale, la cappella presenta una grande tela raffigurante il martirio di San Sebastiano, risalente al XV secolo.
Cappella di Sant'Ivo: Questa cappella è un esempio di sobrio barocco bolognese. Nella parete destra è stato scoperto un frammento di una decorazione quattrocentesca realizzata da Pietro di Giovanni Lianori.
Cappella dei Re Magi: Forse la cappella più affascinante, conserva la sua decorazione originale del XV secolo, con una vetrata policroma e un polittico ligneo scolpito da Jacopo di Paolo, che raffigura la storia dei Re Magi.
Cappella di San Petronio: Questo spazio barocco ospita le reliquie del santo patrono della città. Il capo di San Petronio è conservato in un monumentale reliquiario d’argento donato da Papa Benedetto XIV.
Cappella di Sant'Abbondio: Secondo la tradizione, qui si sarebbe celebrata la prima messa il 4 ottobre 1392, durante la costruzione della basilica. Inoltre, Carlo V fu incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero da Papa Clemente VII proprio in questa cappella nel 1530.
Oltre alle cappelle, la Basilica di San Petronio è famosa per la sua meridiana, realizzata nel 1655 dall'astronomo Giovanni Domenico Cassini. Questa meridiana, lunga 66,8 metri, è uno strumento di straordinaria precisione che segnala i solstizi e gli equinozi, e rappresenta una delle più grandi meridiane del mondo.