Basilica patriarcale di San Domenico

San Domenico di Guzman
Nome: Basilica patriarcale di San Domenico
Titolo: Basilica minore
Indirizzo: P.za S. Domenico, 13 - Bologna


La Basilica patriarcale di San Domenico, nota in dialetto bolognese come "Baṡéllica d San Mêneg," è uno dei monumenti più importanti di Bologna. Questo santuario non solo è un luogo di culto significativo, ma anche un sito storico che custodisce le spoglie di San Domenico di Guzmán, fondatore dell'Ordine dei Frati Predicatori, morto nel 1221. La basilica, insieme al convento adiacente, ha avuto un ruolo cruciale nella formazione e sviluppo dell'ordine domenicano.

Storia

Il 22 dicembre 1216, papa Onorio III approvò la regola dell'ordine fondato da Domenico di Guzmán. Nel gennaio 1218, San Domenico arrivò a Bologna e si stabilì con i suoi compagni nel convento di una chiesa fuori dalle mura cittadine, Santa Maria della Purificazione, conosciuta come Mascarella. Tuttavia, la crescente comunità necessitava di spazi più ampi, e nel 1219 si trasferì definitivamente nel convento di San Nicolò delle Vigne, dove attualmente sorge la basilica. Qui, tra il 1220 e il 1221, si tennero i primi due Capitoli Generali dell'ordine. San Domenico morì il 6 agosto 1221 e fu sepolto dietro l'altare di San Nicolò.

Ampliamento Duecentesco

Nel 1228, iniziarono i lavori di ampliamento della chiesa, che furono completati nel 1240 con una facciata romanica sobria. La Basilica di San Domenico divenne così il prototipo per molte chiese domenicane nel mondo. Il 17 ottobre 1251, papa Innocenzo IV consacrò la basilica, esibendo il celebre crocifisso di Giunta Pisano, ancora presente nella basilica.

L'Arca di San Domenico

Nel 1233, i resti di San Domenico furono trasferiti in una cassa di cipresso all'interno di un sarcofago marmoreo. Con la canonizzazione del santo nel 1234 da parte di papa Gregorio IX, si decise di rendere il sepolcro più visibile ai fedeli. Nel 1267, Nicola Pisano e i suoi allievi decorarono un nuovo sarcofago marmoreo, noto come Arca di San Domenico, che divenne meta di pellegrinaggi.

Rimaneggiamenti Gotici e Rinascimentali

Durante il Trecento e il Quattrocento, furono aggiunte diverse cappelle e la torre campanaria gotica (1313). Nel XV secolo, furono costruite le cappelle Pepoli, Odofredo e Guidotti. La rinascimentale cappella Ghisilardi, progettata da Baldassarre Peruzzi e realizzata da Jacopo Ranuzzi, fu aggiunta tra il 1530 e il 1534.

Modifiche Barocche e Restaurazioni Novecentesche

Nel Seicento, in risposta alle prescrizioni del Concilio di Trento, il tramezzo che divideva la chiesa fu eliminato e il coro ligneo fu spostato dietro l'altare maggiore. Tra il 1728 e il 1732, Carlo Francesco Dotti ampliò gli interni con gusto barocco, e aggiunse un portico alla facciata, poi abbattuto nel 1874. Nel 1884, papa Leone XIII elevò la chiesa a basilica minore. I restauri del 1909-1910, diretti da Alfonso Rubbiani, ripristinarono la facciata romanica.

Esterno

L'antistante Piazza San Domenico è pavimentata in ciottoli di fiume, simile alla Piazza Santo Stefano. La piazza ospita la colonna con la statua di San Domenico e quella della Madonna del Rosario, opera di Giulio Cesare Conventi.

La facciata della basilica, completata nel 1240 e restaurata nel 1909-1910, è in stile romanico con un grande rosone centrale e un portale leggermente strombato. Il mosaico nella lunetta del portale raffigura San Domenico che benedice Bologna.

Interno

La basilica è a tre navate, con numerose cappelle laterali, un transetto e un coro.

Basilica di San Domenico Interno
L'interno

Cappella di San Domenico

Questa cappella barocca contiene la preziosa Arca di San Domenico. Decorata con affreschi di Guido Reni e statue di Giovanni Todeschi, la cappella è un centro di devozione.

Arca di San Domenico

L'Arca, iniziata nel 1267 da Nicola Pisano, fu successivamente arricchita da Niccolò dell'Arca, Michelangelo Buonarroti e Alfonso Lombardi. È un capolavoro di scultura, rappresentante episodi della vita del santo e arricchita da numerose figure simboliche.

Arca di San Domenico Basilica di San Domenico
Arca di San Domenico

Cappella del Rosario

Originariamente cappella Guidotti, fu trasformata in Cappella del Rosario nella seconda metà del XVI secolo. Contiene affreschi di Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli e un organo su cui studiò Mozart.

Transetto e Coro

Nel transetto sinistro si trovano il cenotafio di Enzo di Sardegna e il sepolcro del vescovo Martino di Opavia. L'abside ospita il prezioso coro ligneo rinascimentale di fra Damiano da Bergamo, con scene bibliche intarsiate, e il polittico di Bartolomeo Cesi.

Campanile e Campane

Il campanile gotico, diviso in tre ordini e culminante in una guglia, ospita un concerto di cinque campane, utilizzate per le celebrazioni liturgiche.

VISITA IN TRE DIMENSIONI

L'INTERNO

L'ARCA DI SAN DOMENICO


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