La Chiesa dei Santi Faustino e Giovita a Brescia è un monumento di grande rilevanza storica e artistica, dedicato ai santi patroni della città.
Storia
Le origini della chiesa risalgono alla fine del VI secolo, quando il vescovo Onorio ne promosse la costruzione. Dopo un incendio che la distrusse, fu ricostruita dal vescovo Anfrido nell'806, il quale vi trasferì le reliquie dei santi Faustino e Giovita. Successivamente, nell'841, il vescovo Ramperto la consacrò e affidò la gestione ai monaci benedettini. L'edificio attuale è frutto di una ricostruzione iniziata nel 1622 dagli architetti Antonio e Domenico Comino, che demolirono le strutture precedenti, ad eccezione del campanile del XII secolo, che conserva ancora la struttura originaria fino alla prima cella campanaria.
La facciata marmorea, attribuita a Bernardo Fedreghini, è suddivisa in due ordini:
Inferiore: in stile dorico, culminante con un frontone triangolare decorato da uno stemma.
Superiore: in stile ionico, sormontato da un frontone curvo ornato da obelischi e da una croce con palme e corona del martirio.
Le nicchie ospitano statue e un altorilievo sopra il portale raffigurante il Martirio dei Santi Faustino e Giovita, opere di Santo Calegari il Vecchio.
All'interno, la chiesa presenta tre navate separate da quattordici colonne monolitiche di ordine tuscanico. La navata centrale, più alta e coperta da una volta a botte, si apre sulle navate laterali attraverso archi che conferiscono allo spazio un ritmo solenne.
La chiesa custodisce numerose opere d'arte di rilievo, tra cui:
Arca dei Santi Faustino e Giovita: situata al centro del presbiterio e utilizzata come altare maggiore, realizzata tra il 1617 e il 1622 dallo scultore Giovanni Antonio Carra.
Campanile
Il campanile, risalente al IX secolo, è una delle parti più antiche della chiesa. Nonostante le modifiche nel corso dei secoli, conserva elementi originali, come le bifore e trifore della cella campanaria. Nel 1937, in occasione del cinquecentesimo anniversario del miracolo del 1438, il campanile fu sopraelevato, mantenendo comunque la sua struttura medievale.