Il Monastero di Santa Caterina, situato nel deserto del Sinai, è uno dei siti cristiani più antichi e venerati al mondo, fondato tra il 527 e il 565 d.C. dall'imperatore bizantino Giustiniano I. Sorge accanto al luogo tradizionale del Roveto Ardente, dove Mosè ricevette la chiamata divina (Esodo 3:2-6). Originariamente denominato Monastero della Trasfigurazione, prese il nome attuale nell'VIII-IX secolo, quando furono scoperte le reliquie di Santa Caterina d'Alessandria, trasportate sul Monte Sinai dagli angeli, secondo la leggenda. Le reliquie furono poi custodite nella basilica del monastero, rendendolo meta di pellegrinaggi.
Le reliquie di Santa Caterina d'Alessandria sono custodite all'interno della Basilica del Monastero di Santa Caterina, ai piedi del Monte Sinai. Secondo la tradizione, il corpo della santa, martirizzata nel IV secolo, fu trasportato sul Monte Sinai dagli angeli e ritrovato dai monaci in una grotta sul monte. Dopo il ritrovamento, le reliquie furono trasferite nella chiesa principale del monastero, dove sono conservate in un'urna posta nella cappella a lei dedicata.
Il monastero è circondato da possenti mura di granito, costruite da Giustiniano per proteggerlo dai predoni del deserto. All’interno si trovano una chiesa principale, cappelle minori, la biblioteca, un refettorio, celle per i monaci e una moschea costruita durante il dominio islamico, sebbene mai utilizzata perché non orientata correttamente verso la Mecca. L'accesso al monastero è possibile solo attraverso una piccola porta, ulteriore elemento difensivo.
La biblioteca del Monastero di Santa Caterina ospita la seconda collezione più vasta al mondo di manoscritti antichi, dopo la Biblioteca Apostolica Vaticana. Contiene oltre 3.500 volumi, tra cui codici in greco, copto, siriaco, arabo, armeno ed ebraico. Tra i testi più preziosi vi è il Codex Sinaiticus, uno dei più antichi manoscritti biblici completi, risalente al IV secolo.
La collezione di icone bizantine è straordinaria, alcune delle quali realizzate con la tecnica dell’encausto (colori mescolati con cera fusa). Tra le opere più famose vi è l’icona del Cristo Pantocratore, simbolo dell’arte bizantina, e la Vergine con San Teodoro e San Giorgio, un trittico di eccezionale bellezza e significato religioso.
Questo monastero è considerato il più antico complesso monastico cristiano ancora in uso. La sua posizione remota e le relazioni diplomatiche con vari imperi e regnanti, inclusi Maometto e Napoleone, hanno garantito la sua sopravvivenza attraverso i secoli. Il monastero rappresenta anche un luogo di dialogo tra cristianesimo e Islam, testimoniato dal "firmano" attribuito a Maometto, un documento che garantiva protezione al monastero.
Dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2002, il Monastero di Santa Caterina non è solo un luogo di fede ma anche un simbolo di continuità storica e culturale. Attira ogni anno migliaia di visitatori e pellegrini che desiderano immergersi in un’atmosfera carica di spiritualità e storia, in un paesaggio unico e maestoso