Basilica di San Biagio

San Biagio
Nome: Basilica di San Biagio
Titolo: Basilica Pontificia
Indirizzo: Via Castello - Maratea
Dedicato a: San Biagio
Reliquie di: San Biagio


Il Santuario di San Biagio, situato a Maratea, è probabilmente il più antico tempio esistente sul territorio marateoto e rappresenta, sul piano religioso, il punto di riferimento della comunità, custodendo le Sacre Reliquie di San Biagio Martire, Patrono di Maratea.

Secondo la tradizione, l'edificio iniziò a prendere forma tra il VI e il VII secolo, modellandosi sulle preesistenti strutture di un tempio pagano dedicato a Minerva. In seguito, dopo aver ricevuto in custodia l'Urna con le ossa del Santo di Sebaste, fu ampliato molto probabilmente nel XIII secolo, quando vennero eseguiti consistenti lavori di ampliamento, unendo una torre e una piccola chiesa. Nel XVIII secolo fu aggiunto alla facciata principale un portico a tre arcate, che ancora oggi conserva la sua forma e il suo stile, mentre alle pareti interne furono realizzate decorazioni in stile tardobarocco.

Nel 1963 un importante lavoro di restauro ha eliminato le sovrapposizioni decorative accumulate nel corso dei secoli, facendo riemergere le linee architettoniche delle tre navate. Il profilo esterno della facciata è completato dal campanile, che si erge sulla destra del tempio con linee vagamente bizantine. Questo campanile è composto da tre parti: una base quadrata, un corpo mediano ottagonale e una cupola cilindrica con copertura a cono.

Regia Cappella
Regia Cappella e Statua di San Biagio


All'interno del tempio, il punto focale è rappresentato dalla cosiddetta Regia Cappella, ovvero l'edicola che conserva l'Urna con le Sacre Reliquie di San Biagio, realizzata nel 1619. Nel 1878 venne aggiunto un medaglione marmoreo con l'effigie del santo, opera di Domenico Oglia, collocato sul portale della Cappella. Nella Regia Cappella, insieme all'Urna, è custodito anche il simulacro del santo. Nel 1706 l'artista napoletano Domenico Di Blasio aveva cesellato un busto in argento del santo, ma nel 1976 quest'opera venne trafugata. La nuova statua, opera di Romano Vio, è una replica esatta di quella rubata ed è attualmente custodita nella Regia Cappella.

Nel 1941 il Santuario fu insignito del titolo di Basilica Pontificia, e l'edicola che originariamente si trovava nella parte terminale della navata centrale venne spostata nel presbiterio, dietro l'altare maggiore. Negli anni '70, con l'eliminazione dell'altare maggiore, l'Urna con le reliquie fu posizionata a ridosso della parete di fondo del presbiterio, dove si trova attualmente. All'esterno, si può ammirare una statua marmorea di San Biagio, risalente al 1600, collocata nella nicchia al centro del timpano, e un cancello quattrocentesco in ferro battuto.

All'interno del santuario, nella navata di sinistra, si trova l'altare della Madonna delle Grazie, che in origine era l'altare maggiore. Questo altare, in stile barocco lucano, ospita la statua della Madonna delle Grazie, realizzata nel 1700 in legno intagliato e dipinto. Più avanti, sopra l'altare del Santissimo Sacramento, è fissato un prezioso tabernacolo in marmo bianco. Sulle pareti della navata centrale, si trova un affresco della Madonna con il Bambino, risalente al tardo Quattrocento, noto anche come "Madonna del melograno", e un bassorilievo in marmo bianco del Seicento che raffigura l'Annunciazione.

Nel santuario sono presenti anche due altari intitolati a Sant'Antonio da Padova e alla Madonna della Sapienza. Nel presbiterio si trovano l'altare di San Macario e l'altare di Santa Lucia. Infine, nella parte alta della parete destra, è collocato un pregevole organo del Seicento.

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