Il concetto di "patronato" ha radici profonde nella cultura romana, dove il patrono era il capo di una famiglia nobile che proteggeva i cittadini dai soprusi. Con il declino dell’Impero Romano, il ruolo di protettore passò alla Chiesa, che spiritualizzò l'idea del patrono, associandolo a Santi, Angeli e alla Vergine Maria. Nel tempo, il "patrono" divenne una figura di culto particolare per comunità, città e categorie professionali, scelto per tradizione o designazione ecclesiastica.
Tra i titoli mariani, "Virgo Fidelis" – Vergine Fedele – ha un significato speciale. Questo titolo, risalente all’XI o XII secolo, è presente nelle Litanie Lauretane e sintetizza l’essenza della vita di Maria: fedeltà assoluta alla missione divina come Madre di Dio e Corredentrice dell’umanità. Maria, infatti, è il modello supremo di obbedienza e fede, che attraverso il suo "sì" ha collaborato al piano salvifico di Dio.
Maria è venerata come Madre di Dio fin dai tempi antichi, una devozione sancita ufficialmente dal Concilio di Efeso nel 431 d.C. La sua maternità divina non si esaurisce nel dare alla luce Gesù Cristo, ma si estende all’intera umanità. Ai piedi della croce, Gesù le affidò l’umanità dicendo: "Donna, ecco tuo figlio!" (Gv 19,26). Da quel momento, Maria è divenuta Madre spirituale di tutti gli uomini, sostenendo i fedeli nelle prove e intercedendo presso Dio.
La scelta di Maria "Virgo Fidelis" come celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri si lega strettamente al motto dell’Arma: "Nei secoli fedele." Questa fedeltà, che caratterizza i Carabinieri nel servizio alla Patria, trova nella Vergine Maria un ideale sublime di dedizione e sacrificio.
Il culto mariano nell’Arma nacque dopo la Seconda Guerra Mondiale per iniziativa di Monsignor Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d’Italia, e del cappellano militare Padre Apolloni S.J. Il Comandante Generale dell’epoca promosse un concorso per creare un’opera d’arte raffigurante la "Virgo Fidelis". L’architetto e scultore Giuliano Leonardi realizzò un’immagine simbolica: Maria, raccolta in preghiera, legge le parole dell’Apocalisse: "Sii fedele sino alla morte" (Ap 2,10).
L’8 dicembre 1949, Papa Pio XII proclamò ufficialmente Maria "Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri", fissando la celebrazione della ricorrenza il 21 novembre, giorno della Presentazione di Maria al Tempio e anniversario della battaglia di Culqualber, in cui i Carabinieri si distinsero per eroismo.
Maria, come "Virgo Fidelis", rappresenta per i Carabinieri un modello di fedeltà incrollabile. La sua vita, segnata dall’obbedienza alla volontà divina, incarna i valori di sacrificio, dedizione e servizio che guidano l’Arma. Questo legame spirituale conferisce ai Carabinieri una speciale protezione celeste, unendo devozione mariana e tradizione militare in una sintesi unica di fede e servizio.
Maria Virgo Fidelis, guida e protezione eterna dei Carabinieri, resta un faro luminoso per chi, con onore e coraggio, dedica la propria vita al bene della comunità.