Lo Scurolo di San Carlo, situato nel sotterraneo del Duomo di Milano, custodisce le spoglie di San Carlo Borromeo, copatrono dell'Arcidiocesi di Milano, e rappresenta un luogo di profonda devozione e interesse artistico. Il termine “scurolo” deriva dal milanese scuroeu, indicante il sepolcro allestito nelle chiese durante la Settimana Santa per rappresentare il tumulo di Cristo.
Lo Scurolo si trova sotto la crociera del Duomo, di fronte alla cappella invernale. È un locale ottagonale allungato, accessibile scendendo cinque gradini, preceduto da un andito che lo separa dalla cappella superiore. In passato, prima delle modifiche seguite al Concilio Vaticano II, vi era un'apertura sul pavimento del transetto, delimitata da una balaustra di marmo, che permetteva di ammirare dall’alto l’urna con i resti del santo. Durante i lavori di ristrutturazione, questa apertura fu chiusa per consentire la nuova disposizione dell'altare maggiore.
Lo Scurolo è noto per i suoi sontuosi decori, tra cui spiccano i rivestimenti in marmo e tessuti pregiati. Le pareti inferiori sono ricoperte di marmo, mentre quelle superiori sono rivestite di tessuti realizzati nel XIX secolo su disegno del pittore neoclassico Gaetano Vaccani. Una caratteristica distintiva è la decorazione della volta, realizzata con otto pannelli ovali in argento che illustrano episodi significativi della vita del santo, tra cui il concilio provinciale e l’amministrazione dei sacramenti agli appestati. Questi rilievi, prodotti dal maestro orafo Federico Perego tra il 1650 e il 1690, rappresentano scene ricche di dettagli simbolici e devozionali.
Al centro dello Scurolo si trova l’urna in argento e cristallo di rocca, ornata da preziosi cristalli, realizzata su disegno di Giovanni Battista Crespi, detto il Cerano. L’urna è sovrastata da una sovracassa di rame con decori in argento e una medaglia raffigurante San Carlo Borromeo in preghiera. I resti del santo, rivestiti con paramenti pontificali, sono adornati da oggetti di grande valore: la mitra, i sandali e un pallio pontificio decorato con rubini e diamanti, nonché un anello con un grande topazio e un bastone pastorale in argento. Il volto del santo è coperto da una maschera d’argento.
San Carlo Borromeo espresse nel suo testamento la volontà di essere sepolto nel Duomo di Milano. La tomba divenne presto meta di pellegrinaggi, con numerose donazioni che permisero la realizzazione dello Scurolo. Nel 1606, Federico Borromeo commissionò l’attuale Scurolo, progettato dall'architetto Francesco Maria Richini, che fu completato negli anni seguenti. L’urna, finanziata anche dal re Filippo IV di Spagna, fu terminata nel 1638.
Lo Scurolo è stato oggetto di vari interventi nel corso dei secoli, tra cui quelli del 1751 e del 1817. Nel restauro più recente, concluso nel 2023, i rivestimenti d’argento e le tapezzerie sono stati riportati allo splendore originario. Questo intervento ha rivelato che molte decorazioni in argento erano state patinate per proteggerle dai furti napoleonici, un dettaglio che aggiunge fascino alla storia complessa e affascinante del luogo.
La canonizzazione di San Carlo fu accompagnata dalla creazione della Congregazione dello Scurolo di San Carlo, istituita per amministrare le offerte e le donazioni. Questo organo si occupa tuttora della manutenzione e gestione del luogo, assicurando che lo Scurolo rimanga una testimonianza viva della devozione e della straordinaria eredità spirituale e artistica del santo.