I fortunati genitori di Maria furono S. Gioachino e S. Anna.
La nascita della SS. Vergine fu preannunziata fin dall'inizio quando il Signore promise all'umanità decaduta un'altra donna che avrebbe schiacciato il capo al serpente. E giunta la pienezza dei tempi, Maria apparve come stella mattutina nel mare tempestoso del mondo, pura, santa, piena di grazia.
Maria nacque santa, poiché fu concepita senza macchia originale e piena di ogni grazia. La grazia che ebbe la SS. Vergine sorpassò la grazia non solo di ciascun santo, ma di tutti gli Angeli ed i Beati del cielo, e questo a ben ragione perché Maria era destinata a divenire Madre di Dio. Ora se Maria fu eletta ad essere Madre di Dio, era necessario che Dio l'adornasse d'una grazia corrispondente alla dignità eccelsa cui l'aveva destinata. Inoltre Maria era destinata ad essere mediatrice d tutte le grazie e perciò ebbe una grazia superiore quella di tutte le altre creature.
La SS. Trinità concorse a gara per preparare la Madre di Dio. Concorse il Padre rendendo Maria immune dalla macchia originale, perché era la sua figlia e figlia primogenita: « Io uscii dalla bocca dell'Altissimo primogenita prima di tutte le creature »; perché la destinò a riparatrice del mondo e mediatrice di pace tra gli uomini e Dio, e infine perché la prescelse come Madre del suo Unigenito. Concorse il Figliuolo che aveva eletto Maria per sua Madre: Maria fu degna del divin Salvatore. Concorse lo Spirito Santo conservandola intatta perché doveva essere la sua sposa. E sappiamo che questo Sposo Divino amò Maria più che tutti gli altri Santi ed Angeli assieme.
E Maria corrispose a tutti i favori celesti: fin dal primo istante usò fedelmente delle grazie che le erano state concesse.
Ai piedi della culla di Maria diciamole con San Bernardo: Ricordati, o Maria, che non per te fosti fatta così grande, ma per noi poveri peccatori.
PRATICA.
Facciamo un atto di fede nella grandezza di Maria e preghiamola affinché ci ottenga un grande odio al peccato. PREGHIERA.
Deh! Signore elargisci ai tuoi servi il dono della grazia celeste, affinché come la maternità della Vergine fu per essi il principio della salvezza, così la devota solennità della sua nascita aumenti la loro pace. MARTIROLOGIO ROMANO.
Natività della beatissima sempre Vergine Maria, Madre di Dio. La devozione a Maria Bambina
Le prime tracce di un culto legato alla Natività di Maria risalgono alla tradizione orientale. Infatti, il calendario liturgico della Chiesa orientale greca non inizia con l'Avvento, ma il 1° settembre, e la prima festa importante è proprio quella della Nascita della Madonna. La Chiesa di Roma adottò questa celebrazione dai greci, e con il tempo, essa si diffuse in tutto l'Occidente. Fu Papa Sergio I, di origine siriana, a introdurre ufficialmente questa ricorrenza nel VII secolo.
L'evento della nascita di Maria ci è narrato nel Protovangelo di Giacomo, un testo apocrifo che racconta come la Vergine nacque a Gerusalemme, nella casa dei suoi genitori, Gioacchino e Anna. Nel IV secolo, su quel luogo venne costruita la basilica di Sant’Anna, e la sua dedicazione coincide con la celebrazione della Natività della Madre di Dio.
La Natività nella Tradizione Ambrosiana
Nel X secolo la devozione per Maria Bambina crebbe ulteriormente con la dedicazione del Duomo di Milano a Maria Nascente, avvenuta il 20 ottobre 1572 per mano di San Carlo Borromeo. Tra il 1720 e il 1730, suor Isabella Chiara Fornari, una francescana di Todi, realizzò un
simulacro in cera di Maria Bambina, che divenne oggetto di venerazione quando fu donato a Mons. Alberico Simonetta. Alla sua morte, il simulacro passò nelle mani delle suore Cappuccine di Milano, e dopo diverse vicissitudini, arrivò all’Ospedale Ciceri di Milano, nelle cure delle Suore della Carità di Lovere. Queste monache divennero note come le
"Suore di Maria Bambina" e custodirono il simulacro fino al suo trasferimento definitivo nella loro Casa generalizia di Milano, dove è tuttora conservato.
titolo Il simulacro di Maria Bambina
autore suor Isabella Chiara Fornari anno 1720-1730
Il Miracolo del 9 settembre 1884
Uno degli eventi più significativi nella devozione a Maria Bambina avvenne il 9 settembre 1884, quando una postulante gravemente malata, Giulia Macario, baciò il simulacro mariano e, dopo aver chiesto con fede la guarigione,
si alzò miracolosamente dal letto. Da quel giorno, il 9 settembre è ricordato come "il giorno del miracolo". Un altro episodio straordinario avvenne il 16 gennaio 1885, quando il volto del simulacro, fino ad allora scolorito e consumato dal tempo, divenne improvvisamente
luminoso e bello, come quello di una bambina vera.
Espressioni di Fede e Iconografia
Il culto di Maria Bambina ha ispirato artisti di diverse epoche, che hanno immortalato la sua nascita in capolavori d'arte sacra. Tra questi, spiccano opere come la "Nascita della Vergine" di Pietro Lorenzetti, datata tra il 1335 e il 1342 e custodita nel Museo dell’Opera del Duomo di Siena, e quella di Vittore Carpaccio, dipinta tra il 1504 e il 1508, esposta all'Accademia Carrara di Bergamo. Un'altra rappresentazione significativa è la tempera su tavola del Maestro dell'Osservanza, realizzata tra il 1430 e il 1435 e conservata nel Museo di Palazzo Corboli di Asciano.
PREGHIERA A MARIA BAMBINA
titolo Maria Bambina
autore Bartolomé Esteban Murill anno 1687
Dolce Bambina Maria,
che destinata ad essere madre di Dio
sei pur divenuta augusta sovrana
e amatissima madre nostra,
per i prodigi di grazie che compisti fra noi,
ascolta pietosa le mie umili supplice.
Nei bisogni che mi premono da ogni parte,
e specialmente nell'affanno che ora mi tribola,
tutta la mia speranza è in te riposta.
O santa Bambina,
in virtù dei privilegi che a te sola furono concessi
e dei meriti che hai acquistati,
mostrati ancora oggi verso di me pietosa.
Mostra che la sorgente dei tesori spirituali
e dei beni continui che dispensi è inesauribile,
perché illimitata è la tua potenza sul cuore paterno di Dio.
Per quell'immensa profusione di grazie
di cui l'Altissimo ti arricchì
fin dai primi istanti del tuo immacolato concepimento,
esaudisci, o celeste Bambina, la mia supplica,
e loderò in eterno la bontà del tuo cuore. Amen