La Basilica dei Santi Quattro Coronati, situata nel rione romano del Celio, è un complesso cristiano che fonde architettura religiosa e fortificata, risalente al IV secolo. Questo complesso sorge su un'antica residenza aristocratica lungo l’antica via Tuscolana (attuale via dei Santi Quattro), che venne modificata nel tempo per diventare un importante centro spirituale e di potere.
Il primo luogo di culto risale a prima del 499, quando l'aula absidata fu trasformata in una chiesa cristiana denominata "titulus Aemilianae". La basilica aveva una posizione strategica, essendo elevata e vicina al Laterano, sede papale dell'epoca. Nel IX secolo, papa Leone IV avviò la fortificazione del complesso, includendo una cripta, una torre decorata e un primo cortile. Dopo l’incendio del 1084 causato da Roberto il Guiscardo, papa Pasquale II ricostruì la basilica nel 1116, riducendone l’ampiezza e destinando le ex navate laterali a residenze per il clero e il monastero benedettino di Santa Croce di Sassovivo, di Foligno.
Nel XV secolo, durante la fine della cattività avignonese, il cardinale Carillo restaurò la basilica e il complesso divenne sede pontificia sotto papa Martino V. Tuttavia, quando la sede papale si trasferì in Vaticano, l’importanza della basilica diminuì. Nel 1564 il complesso venne affidato alle monache Agostiniane, che lo trasformarono in convento e orfanotrofio, adattando le aree affacciate sul cortile a dormitori per le orfane. Ancora oggi è abitato dalle monache di clausura.
Gli elementi di rilievo del complesso:
La Basilica dei Santi Quattro Coronati, con la sua storia complessa e i suoi tesori artistici, continua a rappresentare un simbolo del potere religioso e artistico nella Roma medievale, attirando oggi studiosi e visitatori per la sua bellezza e il suo valore storico.