La Basilica di Sant'Anastasia al Palatino è una delle chiese più antiche di Roma, situata ai piedi del colle Palatino, tra il Foro Romano e il Circo Massimo. Fondata probabilmente nei primi decenni del IV secolo, la basilica sorge su preesistenti strutture romane, tra cui tabernae e abitazioni private, che occupavano una strada sul versante sud-occidentale del Palatino.
Nel corso dei secoli, la basilica ha subito numerosi restauri: sotto Papa Damaso I (366-383), Papa Ilario (461-468), Papa Giovanni VII (705-707), Papa Leone III (795-816), Papa Gregorio IV (827-844), Papa Innocenzo III (1201) e Papa Sisto IV (1471). L'aspetto attuale risale al restauro del 1636, commissionato da Papa Urbano VIII e realizzato dall'architetto Luigi Arrigucci, che ricostruì il portico e la facciata dopo il crollo causato dal ciclone del 1634. Un ulteriore restauro fu eseguito tra il 1721 e il 1722 dall'architetto maltese Carlo Gimach.
L'interno della basilica presenta una navata centrale affiancata da pilastri che incorporano colonne di marmo e granito di epoca romana, presumibilmente provenienti dall'antico Tempio di Nettuno sul Palatino. Il soffitto, riccamente decorato, ospita un affresco centrale raffigurante il Martirio di Sant'Anastasia, realizzato nel 1722 da Michelangelo Cerruti. Sotto l'altare maggiore sono custodite le reliquie della santa titolare. Tra le opere d'arte presenti, spiccano una Natività di Lazzaro Baldi e una statua di Sant'Anastasia di Ercole Ferrata. La prima cappella a destra ospita un dipinto di San Giovanni Battista di Pier Francesco Mola, mentre l'ultima cappella a sinistra è dedicata a San Girolamo, con un altare che conserva una tela del santo attribuita a Domenichino.
La basilica è attualmente affidata alla Chiesa Cattolica Siro-Malabarese, una delle Chiese orientali in piena comunione con la Santa Sede. Le celebrazioni liturgiche seguono il rito siro-malabarese, offrendo ai fedeli l'opportunità di partecipare a una tradizione liturgica antica e ricca di spiritualità.
All'interno della basilica, in una stanza protetta da una porta blindata, è custodito un prezioso reliquiario del XVII secolo che contiene due importanti reliquie: il mantello di San Giuseppe e una parte del velo della Vergine Maria. Secondo la tradizione, queste reliquie furono portate a Roma da Gerusalemme da San Girolamo e sono venerate da oltre 1.600 anni.
Queste reliquie sono generalmente inaccessibili al pubblico e sono conservate con grande cura all'interno della basilica. Tuttavia, in occasioni speciali, come la conclusione dell'Anno Giuseppino nel dicembre 2021, le reliquie sono state esposte solennemente per la venerazione dei fedeli presso la Basilica di San Giuseppe al Trionfale.