La Basilica di Santa Maria in Trastevere, tra le più antiche e affascinanti chiese di Roma, conserva una ricca storia che affonda le radici nella tradizione cristiana. Secondo la leggenda, essa venne fondata da Papa Callisto I tra il 217 e il 222, nel luogo in cui dal terreno sgorgò miracolosamente dell'olio, un fenomeno considerato simbolo di grazia divina. Successivamente, fu completata sotto il pontificato di Giulio I (337-352).
Nel corso dei secoli, la basilica subì varie modifiche ed espansioni. Durante l'VIII e il IX secolo, vennero aggiunte le navate laterali, il presbiterio fu risistemato, e venne realizzata la confessione, dove furono collocate le reliquie di diversi martiri, tra cui San Callisto, il fondatore stesso della chiesa.
L'attuale struttura risale al XII secolo, quando, tra il 1138 e il 1143, Papa Innocenzo II ordinò una completa ricostruzione dell'edificio, utilizzando materiali provenienti dalle Terme di Caracalla. Sebbene non poté vedere il completamento dei lavori, il papa lasciò i fondi necessari per la decorazione finale della chiesa. Nel XVI secolo, il cardinale Marco Sittico Altemps commissionò la Cappella della Madonna della Clemenza e altre cappelle laterali, progettate da Martino Longhi il Vecchio.
Nel 1702, Papa Clemente XI affidò a Carlo Fontana il compito di riedificare il portico e di ridisegnare la facciata. Quest'ultima è dominata da un mosaico del XIII secolo raffigurante Maria che allatta il Bambino, contornata da donne che reggono lampade. All'interno della basilica, il soffitto ligneo, disegnato da Domenichino, e le numerose cappelle laterali, adornate da affreschi e opere d'arte, testimoniano la ricca storia artistica della chiesa.
Il presbiterio ospita un magnifico mosaico absidale del XII secolo, rappresentante Cristo e Maria assisi insieme, un raro esempio di iconografia mariana. Il mosaico, attribuito a Pietro Cavallini, include anche scene della vita della Vergine, in una composizione che richiama le solenni processioni medievali.
La basilica custodisce le reliquie di San Giulio I e le salme di San Callisto I e Papa Innocenzo II, oltre a un tesoro musicale: due organi a canne di epoche diverse. Uno, del 1702, è opera dell'organaro romano Filippo Testa, mentre l'altro, del 1911, è stato realizzato dalla casa Mutin Cavaillé-Coll.
Santa Maria in Trastevere ha ispirato anche la letteratura. Carlo Emilio Gadda, in La chiesa antica, descrisse la basilica ricostruita da Innocenzo II, un'opera che mescola sapientemente la narrazione storica con l'umorismo popolare, rendendo omaggio al carattere unico della basilica e del quartiere di Trastevere.