Chiesa di San Gregorio al Celio

Sant' Andrea
Nome: Chiesa di San Gregorio al Celio
Titolo: Chiesa dei Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio
Indirizzo: Piazza di San Gregorio al Celio 1 - Roma


Nel cuore del centro storico di Roma, sorge un luogo di culto che fonde millenni di storia e spiritualità: la Chiesa dei Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio, conosciuta anche come San Gregorio Magno al Celio. Questa chiesa, situata sul colle Celio, di fronte al Palatino e accanto al Circo Massimo, è un prezioso esempio di continuità tra l’antica Roma e il cristianesimo.

Le Origini

L'area in cui sorge la chiesa era intensamente urbanizzata già in epoca imperiale. Il Clivus Scauri, principale arteria di questa zona, era un crocevia di tabernae e attività commerciali. Nel tempo, il quartiere, originariamente popolare, si trasformò in una zona residenziale signorile. A partire dal IV secolo, in queste domus degli Anici, una delle famiglie più influenti dell'epoca, iniziarono a sorgere i primi luoghi di culto cristiano. Da queste prime comunità nacque la basilica dei Santi Giovanni e Paolo, sotto la quale sono ancora visibili i resti degli antichi edifici.

Nel VI secolo, papa Gregorio I, appartenente alla famiglia Anicia, fondò un monastero accanto al Clivus, dove visse per lungo tempo, costruendo nel 575 una piccola chiesa dedicata a Sant'Andrea, da cui derivò il nome "Monastero di Sant'Andrea". Dopo la sua morte, il monastero fu abbandonato, ma fu poi restaurato da papa Gregorio II nel VIII secolo, che costruì l’edificio attuale.

La chiesa di San Gregorio Magno al Celio non è solo un luogo di culto, ma anche un testimone degli eventi storici della Chiesa. Qui, il 14 febbraio 1130, la commissione cardinalizia si riunì per eleggere il successore di papa Onorio II, scegliendo il cardinale Gregorio Papareschi, che divenne papa Innocenzo II. Durante i secoli successivi, la chiesa subì vari restauri, tra cui quelli del cardinale Scipione Caffarelli-Borghese nel 1633, e del cardinale Giacinto Zurla nel 1830.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il monastero adiacente alla chiesa divenne un luogo di prigionia per figure importanti della vita pubblica romana, tra cui il senatore Alberto Bergamini, protagonista di una famosa evasione nel gennaio 1944.

Descrizione

L’aspetto attuale della chiesa risale ai lavori di Giovanni Battista Soria, che tra il 1629 e il 1633 realizzò la facciata e il portico. Questo portico ospita alcune tombe storiche, tra cui quella della celebre cortigiana Imperia, amante del banchiere senese Agostino Chigi.

Portico Chiesa di San Gregorio al Celio
Il portico

L'interno della chiesa, a tre navate, presenta un ricco pavimento cosmatesco del XIII secolo e un soffitto decorato da un affresco del 1727, realizzato da Placido Costanzi, che raffigura il Trionfo di San Gregorio Magno. Tra le opere d'arte custodite nella chiesa, spiccano la "Madonna con i santi Andrea e Gregorio" di Antonio Balestra, posta sopra l’altare maggiore, e la "Madonna in trono con Santi e Beati della famiglia Gabrielli di Gubbio", capolavoro di Pompeo Batoni.

Alla fine della navata sinistra si trova la Cappella Salviati, progettata da Francesco da Volterra e completata da Carlo Maderno, che include un antico affresco raffigurante la Madonna, venerato come miracoloso da san Gregorio. La cappella conserva anche un altare in marmo di Andrea Bregno e i suoi allievi, datato 1469.

Gli Oratori

Accanto alla chiesa, tre oratori costruiti per volere del cardinale Cesare Baronio ricordano il monastero originale fondato da San Gregorio. L’Oratorio di Sant’Andrea è adornato da affreschi di artisti del calibro del Domenichino e Guido Reni, mentre l’Oratorio di Santa Silvia, dedicato alla madre di San Gregorio, ospita la statua della santa realizzata da Nicolas Cordier, supervisionata da Michelangelo. L’Oratorio di Santa Barbara è celebre per il cosiddetto "triclinium", dove San Gregorio serviva i poveri, legato a una leggenda secondo cui un angelo apparve durante un pasto, scomparendo subito dopo.

Nella Cultura Popolare

La Chiesa di San Gregorio al Celio, oltre al suo valore storico e religioso, è entrata anche nel folklore romano. Due proverbi richiamano la sua importanza: "So' finite le messe a San Gregorio", che indica la fine di un periodo di indulgenza o di ritardo, e "Cantà le messe a San Gregorio", che si riferisce all'usanza di risolvere i problemi pagando di più, come avveniva per le messe gregoriane, celebrazioni particolari capaci, secondo la tradizione, di liberare le anime dal Purgatorio.

VISITA IN TRE DIMENSIONI


Lascia un pensiero su Chiesa di San Gregorio al Celio

Segui il santo del giorno:

Seguici su FB Seguici su TW Seguici su Pinterest Seguici su Instagram
Mostra santi del giorno:
Mostra santi
Usa il calendario:
Oggi 21 novembre si venera:

Presentazione della Beata Vergine Maria
Presentazione della Beata Vergine Maria
Dedicazione di Maria al Signore
Maria aveva raggiunta l'età di tre anni, ed i suoi genitori, secondo la promessa fatta, la portarono al tempio onde consacrarla al Signore. Possiamo immaginare il loro dolore nel doversi separare da Colei...
Altri santi di oggi
Domani 22 novembre si venera:

Santa Cecilia
Santa Cecilia
Vergine e martire
Sotto l'impero di Alessandro Severo era stata proibita ogni persecuzione contro i cristiani e la Chiesa godette un periodo di tranquillità e di pace. Ma a turbare il mite gregge di Cristo sorse presto...
Altri santi di domani
newsletter

Iscriviti
Oggi 21 novembre nasceva:

Beata Elisabetta Canori Mora
Beata Elisabetta Canori Mora
Sposa
Elisabetta Canori nasce a Roma il 21 novembre 1774. Nel 1796 sposa Cristoforo Mora, giovane avvocato. Il matrimonio è per lei una scelta maturata attentamente. Tuttavia dopo alcuni mesi, la fragilità psicologica...
Oggi 21 novembre tornava alla Casa del Padre:

Beata Maria di Gesù Buon Pastore
Beata Maria di Gesù Buon Pastore
Fondatrice
Francesca Siedliska nacque il 12 novembre 1842, a Roszkova Wola, in Polonia, da genitori benestanti e proprietari terrieri, Adolfo Siedliski e Cecilia Morawska. Francesca ereditò dalla madre la salute...
Oggi 21 novembre veniva canonizzato:

San Tommaso Placidi da Cori
San Tommaso Placidi da Cori
Sacerdote
San Tommaso Placidi nacque a Cori il 4 giugno 1655. A 22 anni entrò nell'Ordine dei Frati Minori vestendone l'abito il 7 febbraio. 1677. Fu ordinato sacerdote a Velletri nel 1683. Esercitò l'apostolato...
Altri santi canonizzati oggi
Oggi 21 novembre veniva beatificato:

Santa Giovanna Francesca de Chantal
Santa Giovanna Francesca de Chantal
Religiosa
La nobile Giovanna di Chantal, figlia di Benigno Fremiot, presidente al Parlamento di Borgogna, nacque il 23 gennaio 1572 a Dijon. Il presidente Fremiot, rimasto vedovo quando i figli erano ancora in tenera...
Altri santi beatificati oggi
Oggi 21 novembre si recita la novena a:

- Santa Cecilia
I. O gloriosa s. Cecilia, che non contenta di consacrare al Signore con voto irrevocabile la vostra verginità, la preservaste ancor da ogni macchia coi più penosi esercizi dell'esteriore penitenza, e ne...
- Cristo Re
1. O Gesù, per mezzo di Maria, Madre tua e Mediatrice di tutte le grazie, affretta la venuta del tuo regno nelle anime; trionfa su tutti gli ostacoli al regno del tuo amore in noi e compensa il...
- Beata Vergine della Medaglia Miracolosa
O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa, che, mossa a pietà dalle nostre miserie, scendesti dal cielo per mostrarci quanta parte prendi alle nostre pene e quanto di adoperi per stornare da noi i...
- Sant' Andrea
I. Per quel ammirabile prontezza onde voi, o glorioso s. Andrea, vi deste a seguir Gesù Cristo, appena lo sentiste qualificato da s. Giovanni per l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, indi a...
- Santa Caterina d'Alessandria
I. O gloriosa s. Caterina, che, arricchita dalla natura e dalla grazia di tutte le prerogative che possono promettere una gran fortuna nel mondo, non vi compiaceste mai in altro che in osservare esattamente...
- San Giacomo della Marca
19 NOVEMBRE - In mezzo a pericoli e difficoltà, spesso privi di aiuto e di conforto, innalziamo la nostra fervida preghiera a Te, o nostro protettore San Giacomo. Tu che sei così caro a Dio, ottienici...
- Santa Felicita e sette figli
I. O gloriosa s. Felicita, che, rimasta vedova del primo consorte in età ancor giovanile, vi consacraste talmente al Signore da diventar il perfetto modello di tutte le vedove cristiane, rinunziando per...