San Cartaco di Lismore
Nome: San Cartaco di Lismore
Titolo: Vescovo
Nascita: 555 circa, Contea di Kerry, Irlanda
Morte: 638 circa, Lismore, Irlanda
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
19 giugno 1902, Roma, papa Leone XIII
Cartaco (Carthage), fondatore dei monasteri di Rahan (Offaly), e il più famoso Lismore (Waterford), nacque nel castello di Maine (Kerry) — o nelle vicinanze — da una famiglia facoltosa. Da bambino si adoperava nella custodia del bestiame; attratto un giorno dai canti di una processione in transito nel luogo in cui si trovava, decise di farsi monaco.
Il vescovo, che aveva il suo stesso nome, gli diede il nomignolo di Mochuda (con il quale è anche conosciuto) c l'ordinò prete. Nel 590 circa stabilì una piccola fondazione di monaci a Kiltallagh, vicino al suo paese nativo di Kerry: costretto poi a lasciarla per l'opposizione del clero locale trascorse un anno nel monastero di S. Comgall a Bangor. Tutto ciò accadeva nel 594 circa. Visitò altri monasteri e ne fondò uno a Rahan, una decina di chilometri a ovest di Tullamore (Ossory), intorno al 595.
In questa zona sono stati trovati interessanti resti archeologici che rivelano influenze orientali e sembrano appartenere a un periodo di poco posteriore. Il monastero ebbe grande sviluppo ed egli scrisse una regola in irlandese antico, conservata in manoscritti posteriori: si tratta di un documento importante, che non si limita a regolare l'austera vita dei monaci ma contiene anche raccomandazioni per re, vescovi e preti.
È probabile che Cartaco sia diventato anche vescovo e che abbia governato il monastero posto ai confini e le sue vicinanze, ma una volta ancora, dopo quarant'anni, fu espulso — con ogni probabilità — dai re di Ui Neill. Qualunque sia stata la ragione di questa cacciata, nel 636 si diresse con la sua grande comunità (comprendene anche i pazienti del "lebbrosario" da lui fondato) a sud verso Lismore, dove forse in precedenza aveva acquistato la chiesa.
Essendo ormai vecchio e non sopportando il rumore prodotto dai cantieri edili andò a vivere per un anno o forse più in un eremo nei pressi di Inch, situato sulle sponde del fiume Blackwater (sulle cui sponde è anche Lismore).
Sentendo avvicinarsi la morte fu portato al monastero e si spense vicino a una croce, ancora conservata, chiamata "la croce della migrazione".
Fu sepolto vicino all'attuale entrata del castello di Lismore. Du-rante il Medio Evo ebbero grande fioritura sia il monastero che il "lebbrosario", che in verità ospitava vari tipi di malati.
Si pensa che il pastorale trovato nel 1814 nel castello di Lismorc gli sia appartenuto. Nello stesso periodo fu ritrovato un volume intitolato The Book of Lismore, libro manoscritto del xv secolo contenente preghiere copiate da altri libri più antichi, specialmen-te quelli di Monasterboice.
La regola, che abbiamo già citato, si definisce «la via al regno del Principe: essere nobile nella vitti", amare Dio con tutta l'anima, con tutto il cuore e in tutte le azioni».
I vescovi, a cui tutti devono ubbidienza, devono essi stessi ubbidi-re a Cristo, devono essere sempre giusti, solleciti nella predicazio-ne, premurosi e gentili.
Gli abati devono amare le anime di tutti come la propria e in-crementare il bene «predicando incessantemente il Vangelo per-ché tutti ne siano istruiti e offrendo il corpo del grande Dio sul-l'altare».
Cartaco viene considerato il fondatore della sede vescovile di Li-smore (poi unita a Waterford nel 1363). Il grande monastero e la scuola guadagnarono a Lismore una gran reputazione come città santa, facendone luogo sia di pellegrinaggio che di studio.
MARTIROLOGIO ROMANO.A Lismore in Irlanda, san Cartáco, vescovo e abate.
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