Nome: San Daniele Comboni
Titolo: Vescovo
Nome di battesimo: Daniele Comboni
Morte: 10 ottobre 1881, Khartum, Sudan
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
17 marzo 1996, Roma, papa Giovanni Paolo II
Canonizzazione:
5 ottobre 2003, Roma, papa Giovanni Paolo II
Dopo anni di oblio, nell'Ottocento le terre africane sono percorse da esploratori, mercanti e agenti commerciali delle potenze europee. Con loro viaggiano spesso dei missionari desiderosi di portare l'annuncio di Cristo alle popolazioni indigene.
Daniele Comboni nacque a Limone sul Garda il 15 marzo 1831, in una famiglia di contadini poveri ma unita, profondamente religiosa e legata ai valori umani. Quarto di otto figli, perse quasi tutti i fratelli in tenera età. A causa delle difficoltà economiche della famiglia, lasciò il paese per studiare a Verona, presso l'Istituto di don Nicola Mazza. Qui, completò gli studi di filosofia e teologia e scoprì la sua vocazione al sacerdozio. Durante questo periodo, si aprì alla missione in Africa Centrale, ispirato dalle testimonianze dei missionari mazziani tornati dal continente africano.
San Daniele, che fin da giovane scelse di diventare missionario in Africa, fu a sua volta un viaggiatore instancabile nel continente nero. Ordinato sacerdote nel 1854, tre anni dopo Daniele sbarca in Africa.
Il primo viaggio missionario finì presto con un fallimento: l'inesperienza, il clima avverso, l'ostilità dei mercanti di schiavi lo costrinsero a tornare a Roma. Mentre alcuni suoi compagni si lasciarono vincere dallo scoramento, egli progettò un piano globale di evangelizzazione dell'Africa. Mise poi in atto un'incisiva opera di sensibilizzazione a Roma e in Europa e fondò diversi istituti maschili e femminili oggi chiamati comboniani.
Di nuovo in Africa nel 1868, Daniele potè finalmente dare avvio al suo piano. Con i sacerdoti e le suore che l'avevano seguito lottò contro la tratta degli schiavi, si dedicò all'educazione della gente di colore e si impegnò perché la fede cristiana mettesse radici profonde nella cultura africana.
Spirito aperto e intraprendente, scrisse numerose opere di animazione missionaria e fondò la rivista Nigrizia, attiva fino ad oggi. Negli anni 1877-78 Daniele visse insieme con i suoi missionari e missionarie a tragedia di una siccità e carestia senza precedenti. Era l'anticipazione della morte sopraggiunta nel 1881.
Nel 2003, nel giorno della canonizzazione, Giovanni Paolo II lo definì un
« insigne evangelizzatore e protettore del continente nero ». Se cristianesimo in Africa ha oggi un futuro di speranza, lo si deve in parte alla sua opera.
MARTIROLOGIO ROMANO.
Nella città di Khar m in Sudan, san Daniele Comboni, vescovo, che fondò l'Istituto per le Missioni Africane e, nominato vescovo in Africa, si prodigò senza mai lesinare energie nel predicare il Vangelo in quelle regioni e nel prendersi in tutti i modi cura della dignità degli esseri umani.