San Dubricio
Nome: San Dubricio
Titolo: Vescovo
Nascita: 465 circa, Madley, Inghilterra
Morte: 550 circa, isola Bardsey, Galles
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Dubricio (Dyfrig) fu senza dubbio uno dei cristiani più importanti del Galles del v e vi secolo; le informazioni tramandate, in ogni caso, sono troppo tarde per essere attendibili oppure sono chiaramente frutto di leggenda. È certo che svolse la sua attività principale nella valle del Wye, a ovest di I Iereford, e il fatto che probabilmente possedeva della terra vicino a Caerleon, città romana fuori dell'attuale Newport, nel Gwent, suggerisce una continuità con il cristianesimo romano-britannico.
Probabilmente nacque a Madley, a una decina di chilometri da Iereford, e, dopo essere diventato monaco, fondò il suo primo e ultimo convento a Henllan, vicino a Ross-on-Wye, nel distretto di Ergyng o Archenfield, dove ebbe molti discepoli.
Si spostò poi a Moccas, risalendo il Wye, dove insieme ai suoi confratelli costruì diverse chiese e monasteri; altri luoghi strettamente in relazione con lui in questa zona sono Whitchurch e Ab-bey Dore.
Dubricio compare in modo rilevante nella Vita del vi1 secolo di S. Sansone (28 lug.), opera molto preziosa perché illustra la sua attività al di fuori della valle del Wye. Conferì la tonsura a S. Tltuto (6 nov.), e durante í1 suo incarico episcopale (secondo questa Vita «un pontificato») sembra abbia ordinato Sansone al sacerdozio, lo abbia nominato abate, probabilmente di Caldey (dove, a quanto pare, anche lui trascorreva la Quaresima ogni anno, dato che esiste ancora una lapide che contiene un riferimento a questa usanza), e più tardi lo abbia consacrato vescovo, insieme a S. Daniele (11 set.), fondatore del monastero a Bangor Fawr, sullo stretto del Menai.
L'esistenza di chiese in suo onore in due luoghi distanti l'uno dall'altro, a Gwenddwr, vicino a Builth Wells nel Powys, e a Porlock nel Somerset, dimostra che svolse il suo ministero, direttamente o indirettamente, nella zona occidentale e sud-occidentale del paese. Verso la fine della sua vita probabilmente si recò a Ynys Enlli (isola Bardsey), dove morì nel 550 ca.
Molto meno attendibili sono le Vite del XII secolo, una versione del Book of Llandaff e un'altra di Benedetto di Gloucester, in cui si afferma che Dubricio fu discepolo di S. Germano di Auxerre (3 ago.), ipotesi impossibile dal punto di vista cronologico, dato che Germano morì nel 446 e che persuase S. Davide (1 mar.) a intervenire al sinodo di Llandewi Brefi, con la carica di arcivescovo e "metropolita" del Galles, un riflesso degli eventi del XII secolo. Si dubita inoltre che le terre di sua proprietà nelle vicinanze di Caerleon (se davvero ne possedeva) fossero una parte importante del territorio rivendicato nel XII secolo dai vescovi di Llandaff.
Infine, Goffredo di Monmouth, autore storico, affermò che Dubricio era arcivescovo di Caerleon, e che incoronò Arturo "re di Bretagna" a Colchester. Nel 1120 le reliquie furono spostate da Ynys Enlli nella cattedrale di Llandaff, di cui divenne uno dei quattro santi titolari, cosa che contribuì a rinnovarne il culto; oggi la sua festa è celebrata nell'arcidiocesi di Cardiff e a Caldey Abbey.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nell’isola di Bardsey sulla costa del Galles settentrionale, san Dubricio, vescovo e abate.
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