San Farone di Meaux
Nome: San Farone di Meaux
Titolo: Vescovo
Morte: 672 circa, Diocesi di Meaux, Francia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Sappiamo veramente poco dei primi anni di vita di Farone, eccetto che era fratello di S. Cagnoaldo (6 set.), vescovo di Laon in Francia, e di S. Burgundofara o Fara (3 apr.), prima badessa di Faremoutier. Trascorse parte della sua giovinezza alla corte di re Teodeberto II di Austrasia (il regno franco comprendente la Francia orientale e buona parte della Germania occidentale).
Unitosi in matrimonio con Blidechilde, si recò a lavorare alla corte di Clotario II di Neustria, re dell'altro regno franco; si dice che proprio in questo periodo Farone abbia interceduto con successo per la salvezza di alcuni diplomatici sassoni, condannati alla pena di morte per la loro insolenza. Egli conduceva una vita santa e all'età di trentacinque anni decise di farsi prete, se sua moglie fosse stata d'accordo. Blidechilde condivise la scelta, riprese ad abitare nelle sue proprietà e, quando in seguito Farone pensò di tornare da lei, lo persuase a perseverare nella nuova vocazione; morì alcuni anni dopo.
Farone ricevette infine la tonsura e nel momento in cui, intorno al 628, la sede di Meaux divenne vacante, fu nominato vescovo della città. Divenne anche cancelliere del nuovo re, Dagoberto, e utilizzò la propria influenza per proteggere i poveri e gli innocenti nelle guerre perennemente intraprese dal re. Si distinse per lo zelo verso le anime, operando incessantemente per la conversione di coloro che ancora non erano cristiani; fu anche considerato operatore di miracoli e si racconta che una volta abbia guarito un cieco, mentre gli amministrava il sacramento della confermazione. Poco dopo essere diventato vescovo, ricevette la visita di S. Fiacrio (1 set.), monaco irlandese che divenne famoso come eremita in quella parte della Francia; fu Farone a donargli il terreno per la' costruzione dell'eremo di Breuil. Egli fondò anche, nei sobborghi di Meaux, un monastero che dedicò alla Santa Croce e in cui mise alcuni monaci che avevano dovuto lasciare Luxeuil con S. Colombano (23 nov.).
Il suo fu un lungo episcopato; troviamo infatti il suo nome in moltissimi documenti datati a partire dal 660. Secondo Beda nel 668 offrì ospitalità a S. Teodoro (19 set.), arcivescovo di Canterbury, e a S. Adriano (9 gen.), successivamente abate di S. Agostino a Canterbury, durante il loro viaggio da Roma all'Inghilterra. Morto intorno al 672, la sua fama di santità fu così grande da renderlo sicuramente il più illustre tra i vescovi di Meaux menzionati nei calendari ecclesiastici.
MARTIRIOLOGIO ROMANO. A Meaux ancora in Neustria, san Farone, vescovo, che, dopo essere stato domestico del re, indotto da sua sorella santa Fara a servire Dio in pienezza, persuase sua moglie a prendere il velo delle consacrate, per potere essere così lui stesso ammesso nel clero; chiamato al governo pastorale, dotò la Chiesa di generose donazioni, eresse parrocchie e sostenne i monasteri.
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