San Guglielmo di Volpiano
Nome: San Guglielmo di Volpiano
Titolo: Abate di S. Benigno di Digione
Nascita: 962 , San Giulio d'Orta, Novara
Morte: 1031, Fécamp, Francia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
pre-canonizzazione
Guglielmo di Volpiano nacque nel 962 da una nobile famiglia lombarda nel castello dell'isola di S. Giulio, sul lago d'Orta. In quegli anni il padre stava difendendo il castello dall'assedio delle truppe dell'imperatore Ottone. La fortezza si arrese a condizioni onorevoli, e l'imperatore divenne protettore del bimbo appena nato. Egli fu educato in un monastero e quindi divenne monaco a Lucedio, vicino a Vercelli.
Nel 987 incontrò Maiolo (o Mayeul, 11 mag.), allora abate di Cluny, un protagonista della diffusione della riforma cluniacense: costui inviò Guglielmo dapprima a riorganizzare il monastero di Saint Sernin sul Rodano; poi, con dodici monaci, a ridare vigore all'antica fondazione di Saint Bénigne a Digione. Là fu ordinato prete e ricevette la benedizione abbaziale nel 990, divenendo subito promotore di una grande trasformazione materiale e spirituale. Ingrandì gli edifici, aprì scuole, incoraggiò le arti, sviluppò l'ospitalità e diede vita a una grande varietà di opere caritative.
Alla fine Saint Bénigne divenne il fulcro di un grande sistema di monasteri associati, sia riformati che di nuova fondazione, in Borgogna e Lorena.
Con le sue fondazioni raggiunse perfino l'Italia settentrionale. Guglielmo riuscì a fondere insieme zelo per le riforme, fermezza di carattere e tenero affetto verso chi gli era sottoposto. Campione appassionato (lei valori della giustizia, sia nella pratica che negli scritti, non temette di opporsi ai più potenti governanti del tempo, come l'imperatore S. Enrico II (13 lug.), re Roberto di Francia e papa Giovanni XIX. Viaggiò moltissimo, giungendo fino a Roma per promuovere la riforma cluniacense.
Si dice che abbia ispirato S. Odilone di Cluny (1 gen.) nell'impegno al perfezionamento della riforma. Rifondò il monastero di Fécamp, sulle coste della Normandia, che doveva avere un'importante influenza sulla vita religiosa in Inghilterra. Lì morì, all'alba del primo gennaio 1031.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Fécamp in Normandia, transito di san Guglielmo, abate di San Benigno di Digione, che negli ultimi anni della sua vita governò con fermezza e prudenza i suoi moltissimi monaci distribuiti in quaranta monasteri.
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