San Lucio di Coira
Nome: San Lucio di Coira
Titolo: Vescovo e martire
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Nella prima parte del Liber Pontificalis, compilato nel 530 circa, si afferma, parlando di papa S. Eleuterio (circa 174-189), che «ricevette una lettera da Lucio, un re britannico, che chiedeva di diventate cristiano per suo ordine» (cioè, chiedendo al papa di inviare missionari). Questa affermazione è riportata da Beda nel suo Chronicon, quasi letteralmente. Nella sua Historia Ecclesiastica scrive:
Nell'anno 156 del Signore, Marco Antonino Vero (Marco Aurelio), quattordicesimo dopo Augusto, salì al trono con il fratello Aurelio Commodo (Lucio Vero). In quel tempo, mentre era a capo della Chiesa romana il beato Eleuterio, Lucio re dei britanni gli mandò una lettera, pregandolo di farlo diventare cristiano per sua decisione; e subito raggiunse lo scopo della pia richiesta: fino al tempo dell'imperatore Diocleziano, i britanni conservarono integra la fede ricevuta in piena tranquillità.
Beda fa un terzo riferimento alla conversione di Lucio nel riassunto alla fine della Historia Ecclesiastica, sebbene lo collochi nel 167. Le date non sono necessariamente incompatibili se tiene in considerazione l'accettazione della sua richiesta, l'invio di una missione e il riconoscimento ufficiale della nuova fede da parte del re e dei sudditi. È certamente possibile che un capo o re locale (non, in quest'epoca primitiva, un re di Gran Bretagna) avesse desiderato diventare cristiano e scrivesse a Roma per questo scopo; ad ogni modo, Gilda, Gregorio Magno, Agostino di Canterbury e nessun altro citano una missione di papa Eleuterio in Gran Bretagna: le parole di Beda e la sua fonte, il Liber Poli/incalzi., sono le sole testimonianze.
È stato ipotizzato che la storia di Lucio sia stata deliberatamente inventata per dimostrare l'origine romana della Chiesa in Gran Bretagna, per controbattere i vescovi della Northumbria prima del sinodo di Whitby (663/664), ma questa storia compare a Roma prima dell'inizio di questi dissensi, e in Inghilterra è citata da Beda per la prima volta circa duecento anni dopo la loro conclusione. Non vi è prova, fino al periodo dopo la Riforma, che la storia di Lucio sia stata usata nella controversia per sostenere la paternità romana della cristíanizzazione della Gran Bretagna, e queste supposizioni successive tendono a confondere le idee.
Una spiegazione ingegnosa è stata avanzata da Adolf Harnack, che afferma che l'unico re conosciuto che accettò la fede cristiana alla fine del 11 secolo fu Abgar IX di Edessa, che diventò sicuramente cristiano quando Eleuterio era papa. Gli apostoli Taddeo e Giuda compirono una missione a Edessa dove furono sepolti; il nome completo di re Abgar era Lucius Aelius Septimius Megas Abgarus bar Ma'nu, e la fortezza di Edessa si trova latinizzata negli antichi documenti come Britum Edessenorurn. Nel copiare un resoconto della conversione di Lucius Abgar, «Hic accepit epistulam a Lucio in Britannio rege». Canon Dixon, che accetta la versione di Harnack, commenta che le tre ulteriori lettere per sostituire Britannia a Britio erano destinate, tra le altre cose, a dare alla Gran Bretagna un ulteriore re e alla Chiesa un santo che non esisteva.
La storia originale, relativamente semplice, è stata arricchita in modo consistente; la Historia Brittonum la raccontò nuovamente nel Tx secolo, trasformando in celtico il nome Lucius: Leufer Mawr («Grande Splendore») e chiamando il papa Eucharistus». Il Liber Landavensis chiama gli inviati di Lucio, Elvinus e Meduinus, che diventarono Elfan e Medwy nella versione popolare in Galles.
Un editore primitivo di William di Malmesbury chiama i missionari inviati con il nome di Faganus e Deruvianus; nel secolo, Geoffrey di Monthmouth, la cui immaginazione prevalse sulla storia, descrisse dettagliatamente come l'intero paese fu convertito alla fede, e come i flamens e gli archflamens, sacerdoti degli dèi romani, fossero sostituiti da vescovi e arcivescovi cristiani, insediati a Londra, York e Llandaff. Rudbourne, uno storico della cattedrale di Winchester del xv secolo ne attribuì la fondazione a Lucio. Giovanni Stow, nella sua rassegna della Londra del xvI secolo, scrive di St Peter's in Cornhill:
In questa chiesa rimane una tavola su cui è scritto, non so da chi, ad ogni modo successivamente, che re Lucio fondò la stessa chiesa perché diventasse la sede metropolitana di un arcivescovo e chiesa principale del suo regno, che durò per quattrocento anni fino all'arrivo del monaco Agostino.
Medwy e Ffagan sono chiese della zona di Llandaff, e St Fagan's è il nome di una stazione ferroviaria fuori Cardiff; sembra che questi nomi di fondatori di chiese siano stati aggiunti alla storia di Lucio, ma che non ne facciano parte. Altre leggende, come quella della chiesa di Coira nei Grigioni, secondo cui Lucio fu missionario, vescovo e martire, e la storia svizzera che sia stato battezzato da S. Timoteo (26 gen.), non sembrano avere fondamento.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Coira nell’odierna Svizzera, san Lucio, eremita.
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