San Lupo di Sens
Nome: San Lupo di Sens
Titolo: Vescovo
Nascita: 573 circa, Sconosciuto
Morte: 623 circa, Briénon-sur-ArmeNon, Francia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
La prima Vita in latino di S. Lupo (o Loup, Leu), che originariamente si pensava fosse secolo, è oggi datata D( secolo. Dal momento che si ritiene inattendibile, tutto quello che si può dire di Lupo con certezza è che fu successore di S. Artemio (28 apr.) come vescovo di Sens quando quest'ultimo morì nel 609, e che divenne vittima delle lotte di potere, secolari ed ecclesiastiche, del tempo. Per colmare le lacune, la Vita afferma che era figlio di un nobile di Orléans, e un brillante studente, un uomo umile e devoto, che compì i suoi doveri pastorali con grande zelo; inoltre si diceva anche che avesse contribuito attivamente a mantenere l'ordine pubblico nei periodi politicamente instabili.
Alla morte di Teodorico II di Borgogna e Orleans (595-613), che nell'ultimo anno di vita divenne re dell'Austrasia, Lupo sostenne il diritto del figlio, Sigeberto II, alla successione. I suoi guai iniziarono alla morte di Sigeberto in quello stesso anno, quando Clotario II (613-629) annesse la Borgogna per diventare re di tutti i franchi. Quando il ministro di Clotario, il duca Farulfo, marciò su Sens, il re e i suoi uomini si spaventarono allorché Lupo suonò la campana della chiesa; tuttavia quest'ultimo non si preoccupò di mettersi al sicuro da Farulfo, che immediatamente cominciò ad accusarlo falsamente e lo denunciò al re, aiutato e istigato da Medegislo, abate di Saint-Rémi a Sens, interessato al vescovado.
Nonostante Medegislo non ottenesse ciò che voleva (la popolazione di Sens lo uccise nella propria chiesa per il suo tradimento), Clotario credette ai detrattori di Lupo, e mandò il vescovo ad Ausenne, un paesino sul fiume vicino a Blangy-sur-Bresle.
Lupo cominciò subito a evangelizzare i pagani di quella zona, e persino il governatore e alcuni membri dell'esercito si convertirono, dopo la guarigione di un cieco. Questa notizia giunse a Clotario, che si accorse di aver fatto un grande torto a Lupo, e, rispondendo a un appello di S. Venebaldo (8 mag.), abate di Troyes, e del popolo di Sens, chiese il perdono del vescovo e lo reintegrò nella sua diocesi; Lupo non mostrò risentimento, anzi continuò a governarla come se niente fosse accaduto.
Lupo morì nel 623, sicuramente a Briénon-sur-ArmeNon, dove esiste ancora una fontana con il suo nome, poi fu seppellito, secondo la sua volontà, nella basilica di S. Colomba a Sens, che fu rinominata SS. Colomba e Lupo, attorno alla quale fu costruito un monastero; più di due secoli dopo, nel 853, le reliquie furono trasferite in una nuova basilica. È menzionato nei manoscritti più completi del Martirologio Geronimiano e nel Martirologio di Wandelbert (circa 850), e per un momento il culto, che è antico, fu esteso e popolare. In Francia, alcuni dei trenta toponimi che includono "Loup" o "Leu" sono connessi a un altro santo con lo stesso nome, S. Lupo di Troyes (29 lug.); nondimeno altri luoghi, incluso Saint-Loup-de-Naud (Seine-et-Marne) e Saint-Leu-d'Esseront, sono in relazione con il santo venerato oggi. In un contesto completamente diverso, Marcel Proust ha usato il nome per uno dei personaggi centrali (Robert de Saint-Loup) di Alla ricerca del tempo perduto.
L'anello d'arcivescovo posseduto da Lupo, uno dei molti che nella leggenda si suppone siano stati gettati in acqua e recuperati nel ventre di un pesce, è conservato nel tesoro della cattedrale di Sens, insieme con un altro gioiello che si dice sia caduto miracolosamente nel calice mentre stava celebrando la Messa a Ordon (oggi Saint-Loup-d'Ordon).
MARTIROLOGIO ROMANO. A Sens in Neustria, ora in Francia, san Lupo, vescovo, che patì l’esilio per avere coraggiosamente affermato davanti a un notabile del luogo che il popolo deve essere guidato dal sacerdote e obbedire a Dio piuttosto che ai príncipi.
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