San Magno di Fussen
Nome: San Magno di Fussen
Titolo: Abate
Nascita: 699 circa, Sconosciuto
Morte: 772 circa, Fussen
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
La Vita di questo popolare santo bavarese è costellata di miracoli e relazioni improbabili. É identificato, per esempio, con Magnoaldo, un discepolo di S. Gallo (16 ott.), e si afferma che abbia viaggiato dall'Irlanda fino al continente in compagnia di Gallo e S. Colombano (23 nov.). Questa situazione, che riguarda la prima parte della Vita, è chiaramente impossibile, a meno che Magno non avesse più di centocinquant'anni alla sua morte che avvenne . nel 772 circa. La seconda parte della Vita (escludendo i riferimenti alla relazione con Colombano e Gallo, e i racconti di draghi e altri mostri) è più attendibile, e afferma che Magno era un monaco del monastero di San Gallo (Sankt-Gallen). Per richiesta, o almeno con il sostegno, di Vicperto, vescovo di Augsburg, cominciò a predicare il Vangelo alla popolazione della regione di Allgàu, in Baviera. Secondo la Vita, partì con due compagni: un monaco di nome Teodoro, che giunse a Kepten, dove si fermò per predicare per un breve periodo, prima di ritornare a San Gallo; e un sacerdote chiamato Tozzo, che rimase con lui finché raggiunsero un luogo tra Kepten e Fiissen, dove costruirono una chiesa. Si. dice che Tozzo vi si sia fermato fino al 771, quando succedette a Vicperto come vescovo di Augsburg.
Magno, nel frattempo, si spostò a Fiissen dove, nel 746 circa, costruì una cella che alla fine divenne il centro della sua attività missionaria. Alcuni giovani ecclesiastici, mandati da Vicperto come assistenti, formarono il nucleo di una congregazione monastica. Il monastero stesso (successivamente conosciuto come Sankt-Magn) fu costruito sulla terra donata, per richiesta di Vicperto, dal re franco Pipino il Breve, nel 752 circa.
Con il sostegno del re, Magno non predicò semplicemente il cristianesimo ai popoli della zona, ma si preoccupò delle condizioni in cui vivevano, e aveva molte idee pratiche su come avrebbe potuto porvi rimedio. Dopo aver mostrato loro il modo migliore per preparare le terre per le coltivazioni e gli insediamenti, si dedicò alle trivellazioni, in cerca di minerali preziosi nelle montagne vicine, nella speranza che la ricchezza mineraria avrebbe alleviato la loro povertà. Dopo ventisei anni di costante attività missionaria, Magno morì a Fiissen; la data della sua morte, contenuta nella Vita, è il 6 settembre 772; successivamente godette di enorme popolarità, specialmente in Baviera, anche se nel xiii secolo il culto era già esteso in tutta la Germania e all'estero. A un certo punto, tra l'843 e l'848, fu costruita una chiesa sulla sua tomba a Fiissen.
Dopo l'847, quando un sinodo tenuto a Magonza decretò di esporre le reliquie, Magno cominciò a comparire nei calendari monastici e non monastici. Dal xv secolo è spesso nominato come uno dei Santi Protettori (Nothelfer), forse grazie ai suoi presunti poteri contro le tempeste, gli insetti, i draghi e altri fenomeni. Esistono numerose chiese in suo onore, specialmente in Baviera e Svizzera, e un priorato benedettino a Colbitz in Sassonia, a lui intitolato nel 1010. La sua festa è celebrata il 6 settembre nelle diocesi di Augsburg, Bressanone, Chur, oltre a Frisinga e Monaco. Anche a proposito della Vita c'è un certo disaccordo sulla modalità e la data in cui fu scritta.
Una teoria di lunga data sostiene che il primo racconto fu scritto dal compagno, Teodoro, e completato da Ermenrico di Ellwangen (874), che successivamente, nell'890 circa, quando le reliquie furono trasferite a Sankt-Gallen, uno scrittore anonimo lo revisionò, aggiungendo nuovi dettagli e, alla fine, Otloth di Saint-Emmeran gli diede la sua forma definitiva, nella seconda metà dell'm secolo. Negli anni '60, comunque, questa teoria fu contestata dal bollandista Maurice Coens, che affermò che solo una cosa era certa: l'intero testo esisteva, nella forma in cui lo conosciamo, nel x secolo, e l'idea di scrivere la Vita di Magno era nata a Fiissen, ma in realtà era stata attuata ad Augsburg, insistendo che, anche se non sappiamo realmente come fu composta, il contributo di Otloth fu puramente stilistico.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nel monastero di Füssen nella Baviera, in Germania, san Magno, abate.
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