San Marciano di Siria
Nome: San Marciano di Siria
Titolo: Confessore
Nascita: III secolo , Cyrrhus, Siria
Morte: IV secolo, Sconosciuto
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Secondo Theodoret, sola fonte di tutte le informazioni disponibili, S. Marciano nacque in una famiglia patrizia nella città di Cyrrhus in Siria e, desideroso di dedicarsi totalmente ed esclusivamente al servizio di Dio, lasciò la famiglia e gli amici per ritirarsi in una zona remota del deserto di Calci, tra Antiochia e l'Eufrate, dove si costruì una piccola dimora, con un piccolo giardino da coltivare e una cella così stretta e bassa che era impossibile per lui sdraiarsi o stare in piedi senza curvarsi.
In questa solitudine, che per lui era il paradiso, trascorreva le giornate cantando i salmi, leggendo, pregando e lavorando. Mangiava solo pane, in piccole quantità, ma sempre sufficienti a dargli la forza di fare ciò che Dio gli chiedeva. Nonostante non volesse attirare attenzione su se stesso, la fama della sua saggezza e santità iniziò a diffondersi, e alla fine fu costretto ad accettare due discepoli, Eusebio e Agapito, ma in breve ebbe un gran numero di seguaci, a capo dei quali nominò Eusebio in veste di abate.
Un giorno, S. Flaviano, patriarca di Antiochia (18 feb.), arrivò con altri vescovi e chiese il permesso di partecipare a una delle conferenze spirituali tenute regolarmente da Marciano, che tuttavia fu così totalmente intimidito da non essere in grado, all'inizio, di rispondere, ma che poi si riprese, dicendo: «Dio ci parla ogni giorno attraverso le sue creature e tutto ciò che ci circonda. Dio ci parla attraverso il Vangelo dal quale apprendiamo ciò dovremmo fare per noi e per gli altri. Che cosa può dire Marciano in più, che sia utile?».
Secondo Theodoret, Marciano fece un certo numero di miracoli, ma fu molto imbarazzato dalla fama che ne derivò; rifiutò di ascoltare la gente che chiedeva miracoli particolari (quando un eremita gli chiese di benedire dell'olio per un uomo che aveva una figlia malata, la risposta di Marciano fu un perentorio "no", sebbene la ragazza, a quanto pare, guarisse nello stesso momento).
Durante i suoi ultimi anni (li vita, Marciano, che visse a lungo, dovette sopportare la rivalità di alcune persone in competizione per ottenere la custodia del suo corpo dopo la morte (diversi, tra cui suo nipote Alipio, costruirono perfino delle cappelle in cui seppellirlo), perciò Marciano fece promettere a Eusebio di sotterrarlo segretamente. Eusebio esaudì il suo desiderio e il popolo scoprì il luogo della sepoltura solo cinquanta anni dopo; a quel punto le reliquie furono traslate solennemente e il sepolcro divenne meta di pellegrinaggio.
MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di san Marciano, eremita, che, nato a Cirro nel territorio dell’odierna Turchia, si ritirò in monastero a Calcedonia, dove, vivendo in una angusta dimora, non si nutriva che la sera di poco pane e acqua, anteponendo tuttavia al digiuno l’amore fraterno.
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