Milziade (o Melchiade) è stato incluso nel Martirologio Romano in rappresentanza delle migliaia di martiri delle persecuzioni di Diocleziano, sebbene non sia morto martire. Poco di certo si sa della sua vita, e la sua inclusione tra questi martiri è dovuta al fatto che era papa nel momento in cui la persecuzione cessò e la Chiesa fu dapprima tollerata e poi incoraggiata sotto Costantino.
Sembra fosse nativo del Nord Africa; fu eletto papa il 2 luglio, forse del 311, l'anno dell'editto di tolleranza promulgato da Galerio a favore dei cristiani, che poneva fine a decenni di crescente ostilità e poi di aperta persecuzione. Con una serie di editti dell'imperatore Diocleziano (285-305) era stato proibito ai cristiani l'accesso all'esercito; i loro luoghi di culto dovevano essere distrutti; i libri sacri dovevano essere consegnati sotto la minaccia della pena di morte; il sacrificio agli dei pagani era considerato obbligatorio per tutti, sotto minaccia di morte. Queste misure furono attuate con differenti gradi di severità, soprattutto da Massimiano; pur provocando parecchie migliaia di morti esse tuttavia non conseguirono l'obiettivo di far deflettere dalla fede la maggioranza dei cristiani. L'editto di Galerio, emanato poco prima della sua morte, costituiva di fatto un'ammissione del fallimento della politica delle persecuzioni, tesa a restaurare l'antico modo di vivere romano.
Con la vittoria su Massenzio al ponte Milvio, il 28 ottobre 313, Costantino divenne signore dell'Italia e dell'Africa, passando in modo definitivo dalla tolleranza verso il cristianesimo a una piena adesione a esso. Lattanzio vede la "conversione" dell'imperatore nel fatto che, dopo aver avuto una visione, avesse ordinato di imprimere sugli scudi dei soldati un simbolo corrispondente al nome Cbristus, al quale Lattanzio attribuisce la vittoria. In verità la "conversione" costantiniana avvenne attraverso un processo più lento e calcolato, ma della nuova situazione si giovò comunque Milziade che, in quanto vescovo di Roma, governò la Chiesa in un periodo di grande gioia per la cristianità nella capitale.
Tale gioia fu però oscurata dallo scisma donatista in Nord Africa. Questo scisma aveva contenuti teologici (i donatisti erano "rigoristi" che affermavano l'invalidità dei sacramenti amministrati da un ministro non degno, sostenendo che solo i puri potevano essere membri della Chiesa) anche se prese l'avvio come disputa sulla legittima successione alla cattedra episcopale di Cartagine. Una parte di cristiani africani si rifiutava di accettare Ceciliano (consacrato nel 311) affermando che era stato consacrato da Felice di Aftungi, a loro avviso responsabile di aver consegnato i libri sacri durante la persecuzione. I donatisti consacrarono un altro vescovo, Maiorino, al quale subito succedette Donato, dal quale lo scisma prese nome. La rivalità tra la Numidia e Cartagine ebbe certo un ruolo non secondario nella disputa.
Costantino vide il dissenso come una minaccia per l'unità di quella società cristiana che egli desiderava edificare. Essendosi i donatisti appellati a lui perché nominasse una giuria che risolvesse la disputa, egli si rivolse a Milziade, informandolo che aveva invitato Ceciliano a Roma per essere esaminato da un tribunale ecclesiastico. L'imperatore si trovò così a fronteggiare una disputa religiosa ma, anche se essa comportava una minaccia per la pace civile, si astenne dall'imporre direttamente l'autorità imperiale e mise la questione nelle mani dell'autorità ecclesiastica (un caso in cui Cesare riconosceva ciò che era di Cesare e ciò che era di Dio). Il tribunale riconobbe Donato colpevole e appoggiò all'unanimità Ceciliano come vescovo legittimo di Cartagine: questa decisione tuttavia non pose fine allo scisma.
Morendo nel 314 Milziade lasciava una Chiesa in costante crescita come numero di fedeli ma in conseguente calo quanto all'impegno cristiano personale; a ciò si aggiungeva la necessità ineludibile di riflettere sul modo migliore per mantenere la propria libertà d'azione davanti al fatto nuovo del favore imperiale: problema a cui forse non è mai stata trovata una risposta soddisfacente. Anticamente era venerato il 10 dicembre, ma ora la festa è stata spostata alla data della sua morte.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma nel cimitero di Callisto sulla via Appia, san Milziade, papa: originario dell’Africa, sperimentò la pace resa alla Chiesa dall’imperatore Costantino e, sebbene fortemente osteggiato dai Donatisti, si adoperò saggiamente per la riconciliazione.
Solennità di Cristo Re Re dell'UniversoIl Papa Pio XI, istituendo nell'anno Giubilare 1925 la nuova solennità di Cristo Re, pubblicava la sapientissima enciclica « Quas primas ». Ne riportiamo i punti principali. « Avendo concorso quest'Anno...
Santa Caterina d'Alessandria MartireNata da stirpe reale, fu dotata dalla natura di un ingegno e di una bellezza così rara, che era stimata la più fortunata giovane della città. Istruita in tutte le scienze, ma soprattutto nella filosofia...
Beato Bonaventura da Barcellona FrancescanoMichele Battista Gran nacque a Riudoms nella provincia di Tarragona il 24 novembre 1620. Per difficoltà finanziarie familiari, dovette abbandonare la speranza di studiare e cominciò invece a fare il pastore...
Santa Flora di Cordova MartiriNacque a Cordova nella Spagna islamica, da padre musulmano e madre cristiana. Una volta morto il padre fu educata al cristianesimo insieme alla sorella Baldegoto ma fu osteggiata dal fratello musulmano...
San Donato di Besançon VescovoDonato fu vescovo di Bcsancon in Francia. Compose una regola per monache ispirata a quella dei santi Benedetto (11 lug.), Colombano (23 nov.) e in particolare Cesario di Arles (27 ago.), che ne aveva redatta...
San Bernardo Tolomei Fondatore degli OlivetaniGiovanni Tolomei nacque a Siena nel 1272. Venne educato da uno zio domenicano, e in seguito frequentò l'università locale. Vinse un dottorato in legge e divenne l'ufficiale locale della città. Si dice...
-Beata Vergine della Medaglia Miracolosa O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa, che, mossa a pietà dalle nostre miserie, scendesti dal cielo per mostrarci quanta parte prendi alle nostre pene e quanto di adoperi per stornare da noi i...
-Sant' Andrea I. Per quel ammirabile prontezza onde voi, o glorioso s. Andrea, vi deste a seguir Gesù Cristo, appena lo sentiste qualificato da s. Giovanni per l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, indi a...
-Santa Caterina d'Alessandria I. O gloriosa s. Caterina, che, arricchita dalla natura e dalla grazia di tutte le prerogative che possono promettere una gran fortuna nel mondo, non vi compiaceste mai in altro che in osservare esattamente...
-San Giacomo della Marca 19 NOVEMBRE - In mezzo a pericoli e difficoltà, spesso privi di aiuto e di conforto, innalziamo la nostra fervida preghiera a Te, o nostro protettore San Giacomo. Tu che sei così caro a Dio, ottienici...
-San Francesco Saverio Oh amabilissimo ed amatissimo San Francesco Saverio, in unione con voi io adoro riverentemente la Maestà Divina. Mentre con gioia rendo grazie a Dio per i doni singolari di grazia concessi a voi nella...
-Sant' Eligio Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Glorioso Sant'Eligio, esempio di dedizione e virtù, tu che hai servito Dio con le opere delle tue mani e la purezza del tuo cuore, intercedi...
-Santa Bibiana Preghiera inizialeO gloriosa Santa Bibiana, tu che hai affrontato con fede e coraggio le sofferenze della vita terrena, intercedi per noi presso il Signore. Ottienici la grazia di vivere con fermezza la...
-Beata Vergine della Medaglia Miracolosa O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa che, mossa a pietà delle nostre miserie, scendesti dal cielo per mostrarci quanta parte prendi alle nostre pene e quanto ti adoperi per allontanare...