San Modesto
Nome: San Modesto
Titolo: Patriarca di Gerusalemme
Morte: 630 circa, Sozón, Palestina
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Nell'anno 614, il generale persiano Romizanes, entrò in Palestina, dove fu ben accolto da ebrei e samaritani, mentre i cristiani, colpiti da divisioni interne, non furono in grado di difendersi. L'invasione si concluse con l'incendio delle chiese e la morte di molti cristiani, la schiavitù e l'esilio del patriarca Zaccaria in Persia. Per alcuni anni gli abitanti della Palestina dovettero sopportare un regno di terrore, sottoposti com'erano agli eccessi dei persiani e alle rappresaglie degli ebrei che approfittarono della situazione per distruggere le chiese.
Cosroe sosteneva solo i cristiani monofisiti e c'era il pericolo che i cristiani ortodossi cadessero nell'eresia. Fu allora che riapparve sulla scena l'egumeno Modesto, con sufficiente coraggio per intraprendere la ricostruzione morale e materiale della Città Santa. Il compito era arduo e Modesto non tentò di creare, ma solo di restaurare. Iniziò con la più venerabile delle basiliche, quella del Santo Sepolcro, che restaurò in tutte le sue parti; poi proseguì con l'Anastasis, il Cranion, la Cappella del Calvario e la Chiesa della Croce, nonché la grande basilica del Martyrium che, dal IX secolo in poi, prese il nome dal suo costruttore, San Costantino. Con il nome di "Madre delle chiese", il monaco Antioco designò la grande basilica della città alta che si trovava nel luogo in cui si trovava il Cenacolo e che, con il nome di Santa Sion, era oggetto di particolare venerazione.
Sul Monte degli Ulivi, Gerusalemme doveva a Modesto l'aspetto che conservò fino al tempo delle Crociate, poiché la sua attività non si limitò alle grandi basiliche, ma raggiunse anche molte chiese secondarie, come quella di San Giovanni Battista, tuttora esistente. Mentre Modesto era impegnato con le sue ricostruzioni, l'imperatore Eraclio, con una serie di campagne trionfali, strappò tutte le loro conquiste ai Persiani. Quando chiese l'evacuazione totale della Siria, recuperò le reliquie della vera Croce.
Poiché il patriarca Zaccaria era morto in esilio, Eraclio pensava che non poteva esserci successore migliore di quello che aveva a lungo tenuto il suo posto e, di conseguenza, Modesto divenne il patriarca di Gerusalemme. L'imperatore Eraclio lo portò con sé a Damasco per consegnare i soldi del tesoro siriano e palestinese. C'era ancora molto lavoro da fare nelle chiese di Gerusalemme e Modesto continuò instancabilmente i suoi lavori di restauro e le visite di ispezione, ma fu sorpreso dalla morte in una di queste, a Sozón, una città di confine in Palestina. In quel momento circolava insistentemente una voce che i compagni di viaggio di Modesto lo avessero avvelenato per impossessarsi dell'oro che portava con sé. La salma di Modesto fu trasportata a Gerusalemme e sepolta nella basilica del Martyrium.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Gerusalemme, san Modesto, vescovo, che, dopo che la conquista e la devastazione della Città Santa da parte dei Persiani, ricostruì i monasteri e li popolò di monaci e con grandi sacrifici restaurò i luoghi santi distrutti dal fuoco.
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