Paolo di Tebe, ricordato come Paolo il Primo Eremita nacque in Egitto intorno all'anno 230, la sua vita è descritta interamente nel manoscritto
Vita Sancti Pauli scritto da san Girolamo durante il suo soggiorno nel deserto di Calcide (Siria).
Durante la persecuzione degli imperatori romani Decio e Valeriano (una persecuzione molto capillare e particolarmente cruenta anche se breve), Paolo, giovane cristiano egiziano di ricca famiglia e molto colto, fu costretto a lasciare la città per il deserto, in quanto era stato denunciato come cristiano da familiari desiderosi di entrare in possesso del suo patrimonio.
Paolo si rifugiò nelle montagne del deserto della Tebaide dove trovò rifugio in una grotta nelle cui vicinanze si trovava una sorgente d'acqua e un albero di palma. Dalla palma traeva le foglie che intrecciava per fare il suo abito e i datteri con cui si nutrì fino all'età di circa 43 anni, quando un corvo cominciò a portargli ogni giorno un mezzo pane.
SS. Antonio abate e Paolo eremita
si dividono un pezzo di pane All'avvicinarsi della sua morte, ricevette la visita di Antonio, altro grande eremita, detto l'abate per essere stato il primo responsabile di una comunità di monaci, cioè un cenobio. A costui Paolo espresse il desiderio di essere sepolto avvolto nel mantello che Antonio aveva ricevuto in dono dal vescovo Atanasio. La sua richiesta fu accolta e Antonio lo seppellì avvolto in questo mantello, in una fossa scavata, sempre secondo la Vita geronimiana, da due leoni.
Per questo nell'iconografia è tradizionalmente rappresentato vestito con un abito di foglie di palma intrecciate, attorniato da un corvo e da due leoni.
San Paolo di Tebe è venerato come patrono dell'
Ordine di San Paolo Primo Eremita, i cui membri sono comunemente chiamati
Monaci Paolini. Questo ordine monastico fu fondato nel XIII secolo in Ungheria dal beato Eusebio di Esztergom, che riunì vari eremiti ispirandosi alla vita ascetica di San Paolo di Tebe. Sebbene San Paolo di Tebe non sia stato direttamente il fondatore dell'ordine, la sua figura ha profondamente influenzato la spiritualità e il carisma dei Monaci Paolini.
L'Ordine di San Paolo Primo Eremita, approvato ufficialmente nel 1308 da Papa Clemente V, adotta la regola di Sant'Agostino e si dedica alla contemplazione, alla preghiera liturgica e alla penitenza. I Monaci Paolini sono noti per la loro devozione alla Madonna e per il loro motto "Solus cum Deo solo" ("Solo con Dio solo").
Oggi, l'ordine è presente in diversi paesi, tra cui Polonia, Ungheria, Croazia, Italia, Stati Uniti e Australia, continuando a promuovere la spiritualità eremitica e monastica ispirata da San Paolo di Tebe.
MASSIMA.
Il regno dei cieli patisce la violenza PREGHIERA.
Oh San Paolo, otteneteci, che dovendo noi vivere nel mondo, non partecipiamo alle sue opere perverse. MARTIROLOGIO ROMANO.
Nella Tebaide, in Egitto, san Paolo, eremita, cultore della vita monastica fin dai suoi inizi. ICONOGRAFIA
Come detto San Paolo Eremita è spesso raffigurato con un corvo a causa di un episodio significativo della sua vita. Secondo la tradizione cristiana, Paolo si ritirò nel deserto della Tebaide per vivere in solitudine e preghiera. Durante questo periodo, un corvo gli portava quotidianamente mezzo pane per nutrirlo. Quando Sant'Antonio Abate lo visitò, il corvo portò un pane intero, dimostrando la provvidenza divina. Questo evento ha reso il corvo un simbolo associato a San Paolo Eremita nelle rappresentazioni artistiche.
titolo San Paolo Eremita
autore Guercino anno tra il 1652 e il 1655