Pietro nacque a Betsaida in Galilea da poveri genitori. Colui che doveva divenire il primo Papa, la prima colonna della Chiesa, era un semplice pescatore. Però era uno di quegli israeliti semplici e retti che aspettavano con cuore mondo il Redentore d'Israele.
La natura lo aveva dotato di gran cuore, di mente aperta e di generosità ammirabili. Con suo fratello, con, Natanaele e con altri era discepolo di Giovanni il Battista. Racconta il Vangelo che un giorno il Precursore mentre si intratteneva con due suoi seguaci; vide passare Gesù e disse:
« Ecco l'Agnello di Dio ».
« I due discepoli, avendo udite queste parole, seguirono Gesù. E Gesù rivoltosi a guardare questi che lo seguivano, disse loro: Che cercate? ed essi risposero: Rabbi, dove abiti? Ed egli a loro: venite e vedrete. Andarono e videro dove abitava e rimasero con lui quel giorno ». « Andrea, il fratello di Simon Pietro, era uno dei due che aveva udito le parole di Giovanni ed aveva seguito Gesù. Il primo in cui s'imbattè, fu il suo fratello Simone a cui disse: Abbiamo trovato il Messia, che tradotto vuol dire il Cristo: e lo condusse da Gesù. E Gesù fissatolo disse: Tu sei Simone figlio di Giona, tu sarai chiamato Cefa che vuol dire Pietro. Poi disse ai due fratelli: venite dietro a me, e vi farò pescatori di uomini. Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono ».
titolo La vocazione degli apostoli Pietro e Andrea
autore Felice Campi anno 1798
Da quel momento Pietro non abbàndonò più il Divin Maestro. La sua generosità, la sua fede ed il suo amore al Salvatore non ebbero più limiti e Gesù lo ricambiò con divina generosità.
Gesù domandò agli Apostoli: chi dicono che io sia? Udite le varie opinioni degli uomini, riprese:
« Ma voi chi dite che io sia? E Pietro risponde: «Tu sei il Cristo, il figlio di Dio vivente » e Gesù gli risponde: « Ed io ti dico che tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'inferno non prevarranno mai contro di lei ». Quando Gesù profetizza la sua passione, Pietro ne è turbato ed esclama: O Signore, non sia mai! Ma ripreso dal Salvatore, protesta: Sono pronto a venire con te anche alla morte. È vero che anche Pietro ha un momento di debolezza, ma subito piange amaramente, ed alla richiesta di Gesù: Pietro mi ami tu? risponde: « Signore, tu sai tutto, tu lo sai che io ti amo ». E Gesù gli risponde: Pasci le mie pecorelle ». Ricevuto lo Spirito Santo, S. Pietro predicò agli Ebrei con uno zelo ed un coraggio eroico; a quelli del Sinedrio che l'avevano arrestato e flagellato rispose:
«Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini » e continua a predicare, contento di aver sofferto qualcosa per il nome di Gesù.
Lo vediamo ancora a Genisalemme presiedere il concilio di Gerusalemme; a Ioppe dal
centurione Cornelio; in carcere
liberato da un Angelo; ad Antiochia ove fondò la prima Chiesa; a Roma ove stabilì
la sua cattedra di verità e dove sotto Nerone dette la sua vita per l'amato Maestro. La tradizione dice che San Pietro ricordandosi anche in quell'estremo momento del suo peccato, e ritenendosi indegno di morire come Gesù, pregasse i carnefici ed ottenesse di essere crocifisso col capo all'ingiù.
autore Caravaggio anno 1600-1601
titolo Crocifissione di San Pietro
Sulla sua tomba si sono inginocchiati Papi, imperatori, principi ed una turba infinita di fedeli: da quel povero ed umile pescatore di Galilea è venuta all'umanità la verità, la pace, la civiltà, la salvezza.
PRATICA.
Amiamo il Papa e preghiamo per lui. PREGHIERA.
O Dio che a perpetuare nei secoli il tuo insegnamento, hai eletto la Chiesa come maestra infallibile di verità, fa' che noi siamo sempre suoi docili figli. ICONOGRAFIA
Nell'iconografia di San Pietro Apostolo l'attributo fondamentale è quello delle chiavi, simbolo della sua missione apostolica e del potere conferitogli direttamente da Gesù:
«E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (Matteo 16,18-19). Nonostante Gesù si limiti a parlare delle “chiavi del regno dei cieli”, la tradizione lo raffigura principalmente con due: quella d'oro del Paradiso e quella d'argento dell’Inferno. Tuttavia, a seconda delle interpretazioni, le chiavi possono anche essere anche tre, e simboleggiano il potere nei cieli, sulla terra e negli inferi. Poiché il potere è uno, Pietro è spesso rappresentato con una sola chiave o con le chiavi legate e intrecciate insieme.
titolo San Pietro
autore Ambito veronese anno XVIII sec
Altro attributo fondamentale di Pietro è la cattedra, il trono sul quale si siede il papa, erede diretto dell’apostolo. Sin dai primi secoli la Chiesa romana celebrava il 22 febbraio la festa della Cattedra di san Pietro, la cui denominazione completa era
Natalis cathedrae sancti Petri apostoli qua sedit apud Antiochiam, poiché Pietro era considerato il primo capo della comunità cristiana di Antiochia, nella cui chiesa Pietro sedeva per l’appunto in cattedra per predicare ai fedeli. Nel gesto della benedizione, le tre dita piegate ricordano la Santissima Trinità e le due dita accostate la seconda persona, Gesù Cristo. San Pietro in cattedra viene spesso raffigurato con la tiara o triregno a tre fasce, che indicano il potere temporale, spirituale e regale.
titolo San Pietro in cattedra e apostoli
autore Ambito romano anno XVI
Ma Pietro può essere anche raffigurato con delle reti da pesca, in riferimento al suo antico mestiere. Uno degli episodi più famosi della vita di Pietro è certamente la Pesca miracolosa, ovvero quando si trovava nel mare di Galilea a pescare ma senza riuscire a prendere alcun pesce. Gesù allora gli chiese di salire sulla sua barca e di gettare le reti, che raccolsero una grande quantità di pesci. Gesù disse a Pietro:
«Non temere; da ora in avanti tu sarai pescatore di uomini vivi». Questo episodio è frequente nelle rappresentazioni della vita di Pietro e degli Apostoli, un esempio noto è certamente il disegno di Raffaello, tradotto poi in arazzo.
titolo Pesca miracolosa
autore Raffaello anno 1515-1516
La barca, suo antico strumento di lavoro è anche metafora della Chiesa, di cui Pietro è nocchiero.
L'apostolo è anche raffigurato a volte con un gallo, che cantò ogniqualvolta Pietro rinnegò Gesù: dal Vangelo di Matteo (
«Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte»).
titolo San Pietro e il gallo
autore Giuseppe Vermiglio anno 1606
Viene anche rappresentato con le catene della prigionia nel carcere di Erode Agrippa, da cui fu liberato da un angelo.
titolo Liberazione di san Pietro
autore Raffaello Sanzio anno 1513-1514
Come ogni santo martire anche San Pietro è spesso raffigurato durante il suo particolare martirio che lo vide crocifisso a testa in giù e non fu un castigo inflitto da parte deli aguzzini bensì una richiesta dello stesso Pietro che non si sentiva degno di essere crocefisso nello stesso modo di Gesù.
titolo Martirio di San Pietro
autore Gaetano Gandolfi anno 1750 circa