San Romarico
Nome: San Romarico
Titolo: Abate ven. a Remiremont
Nascita: VI secolo, Sconosciuto
Morte: 653 circa, Remiremont, Francia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Sant'Amato (di Remiremont, 13 set.) racconta che operò la conversione di un nobile merovingio chiamato Romarico, o Remiré. La morte di suo padre e la perdita delle terre quando era giovane avevano trasformato Romarico in un girovago senza fissa dimora, ma prima di incontrare Amato era diventato un gentiluomo distinto alla corte di Clotario II, con una proprietà considerevole e un certo numero di servi della gleba. Dopo la conversione liberò tutti i servi, e al momento del suo ingresso nel monastero di Luxeuil diversi di loro si presentarono davanti all'abate, chiedendo di essere accolti insieme con lui.
Nel 620 circa, Amato e Romarico lasciarono Luxeuil per fondare un altro monastero nella proprietà che era stata di Romarico in precedenza, ad Habendum nei Vosgi. Le circostanze sono oscure, ma sembra che Romarico avesse intenzione di fondare un convento femminile, in un'epoca in cui monasteri di questo tipo erano relativamente rari. Una volta si era sposato e aveva avuto tre figlie, due delle quali desideravano abbracciare la vita religiosa. A Habendum (successivamente conosciuto come Remiremont) fu istituito un convento femminile e uno maschile, e le due figlie presero il velo. Amato fu il primo abate, ma presto si ritirò in un eremo, facendo visita alle congregazioni solo di domenica, per interpretare la Scrittura e dare consigli spirituali. Delegò i suoi doveri a Romarico, che da un giorno all'altro guidò le congregazioni di monaci e monache e divenne abate alla morte di Amato. Le dimensioni delle congregazioni (si diceva che accogliessero seicento monache oltre ai monaci) permetteva di cantare la laus perennis, con sette cori che si alternavano per cantare l'Ufficio divino senza interruzione. Tra i primi membri della congregazione vi era un amico di Romarico, il vescovo Arnolfo di Metz (18 lug.), che nel 629 circa terminò i suoi giorni in un eremo vicino. La Regola di Romarico durò trent'anni in tutto; poco prima della sua morte fu turbato dalla notizia che i nobili stavano progettando di escludere il giovane principe Dagoberto (24 dic.) dal trono d'Austrasia. A dispetto della vecchiaia e della malattia, si recò a Metz per protestare. I nobili lo trattarono con cortesia e lo scortarono per una parte del viaggio di ritorno verso il suo monastero, dove morì tre giorni dopo. Dagoberto fuggì in Irlanda e non fu reintegrato immediatamente, tuttavia riconquistò il suo trono circa vent'anni dopo.
Nel 1051 la sepoltura solenne delle reliquie di Romarico fu autorizzata da papa Leone IX (19 apr.), benefattore di Remiremont. L'attuale città con quel nome segna il sito su cui sorgeva il monastero femminile, poi rimosso all'inizio del X secolo. Il monastero maschile continuò a esistere sulla collina sovrastante, fino al tempo della Rivoluzione francese.
MARTIROLOGIO ROMANO. Sui monti Vosgi nell’antica Burgundia in Francia, san Romaríco, abate, che, consigliere del re Teudeberto, si ritirò nel monastero di Luxeuil e costruì poi su un suo fondo un cenobio, di cui fu egli stesso superiore.
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