Il Beato Romeo di Lucca fu un religioso carmelitano del XIV secolo, noto per la sua vita di pellegrinaggio e devozione. La sua storia è strettamente legata a quella di Sant'Avertano, un confratello francese della diocesi di Limoges. Insieme, intrapresero pellegrinaggi in Terra Santa e a Roma, dedicando la loro esistenza alla fede e alla penitenza.
Il nome "Romeo" potrebbe derivare dal termine "romeo", utilizzato nel Medioevo per indicare i pellegrini diretti a Roma. Questo suggerisce che il suo nome possa essere stato un attributo legato ai suoi viaggi devozionali.
Durante il loro ritorno da Roma, Sant'Avertano morì a Lucca il 25 febbraio 1380, seguito sette giorni dopo dal Beato Romeo. Inizialmente, i loro corpi furono sepolti nella chiesa di San Pietro fuori le mura. Nel 1513, le reliquie furono traslate nella cattedrale di Lucca, poi restituite alla chiesa di San Pietro nel 1646. Nel 1807, subirono un'ulteriore traslazione e, infine, dal 1826 riposano nella chiesa dei Santi Paolino e Donato. Il culto del Beato Romeo fu confermato "ab immemorabili" da Papa Gregorio XVI nel 1842. La sua festa liturgica è celebrata il 4 marzo nell'Ordine Carmelitano, mentre a Lucca è commemorato il 25 febbraio, in concomitanza con la festa di Sant'Avertano.