Nome: San Sabino di Spoleto
Titolo: Vescovo e martire
Nascita: III secolo , Sconosciuto
Morte: IV secolo, Spoleto
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Un martire di nome Sabino fu sepolto vicino a Spoleto, ma il possesso delle sue spoglie è rivendicato da diverse città italiane. S. Gregorio Magno (3 set.) parla di una cappella costruita in suo onore vicino a Fermo, chiedendo la restituzione delle reliquie del martire a Crisanto, vescovo di Spoleto.
Per il resto, ci si basa sulla tradizione, per quanto riguarda il racconto dcl suo martirio, che risale al v o vi secolo: Sabino era un vescovo che, assieme a diversi altri ecclesiastici, fu arrestato durante la persecuzione di Diocleziano.
Quando Venustiano, governatore dell'Etruria, gli ordinò di adorare una statuetta di Giove, Sabino la scagliò con disprezzo per terra, frantumandola. Per questo gesto, gli furono tagliate le mani.
Anche i suoi due diaconi, Marcello ed Essuperio, che professarono la loro fede, furono flagellati e torturati, e morirono entrambi sotto tortura. I corpi furono poi sepolti ad Assisi.
Sabino fu ricondotto in prigione, dove guarì un bambino cieco, e gli altri detenuti chiesero di essere battezzati; anche il governatore, che soffriva di una malattia agli occhi, guarì e si converti, insieme alla moglie e ai figli; poi subirono il martirio. Sabino fu giustiziato a Spoleto e seppellito a un chilometro e mezzo circa dalla città.
Sabino di Spoleto dovrebbe essere distinto da S. Sabino, vescovo di Piacenza, contemporaneo di S. Ambrogio di Milano (supra).
MARTIROLOGIO ROMANO.
A Spoleto in Umbria, san Sabino, venerato come vescovo e martire.