San Sansone
Nome: San Sansone
Titolo: Abate e vescovo di Dol
Nascita: 485 circa, Galles
Morte: 565, Dol, Bretagna, Francia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Anche se non vi è dubbio che Sansone fu probabilmente il più importante missionario britannico del vi secolo, vi è molta incertezza per quanto riguarda l'autenticità di alcuni dettagli storici che fanno da cornice alla sua storia. Probabilmente era nato in Galles, Poiché il padre proveniva da Dyfed e la madre da Gwent. All'età di cinque anni, i genitori lo consacrarono come ringraziamento a S. Iltuto (6 nov.) a Llanilltud Fawr, dove successivamente fu ordinato sacerdote. La gelosia dei nipoti di Iltuto costrinse Sansone a ritirarsi in un monastero su un'isola, forse nelle isole Caldey, al largo della costa del Pembrokeshire, dove diventò dispensiere e poi abate. A un certo punto, si recò in Irlanda, dove riformò un monastero (forse sull'Howth, vicino a Dublino) prima di ritornare a vivere come eremita vicino al Severn (dove si dice sia stato raggiunto da suo padre). Divenne abate di un monastero nei dintorni e consacrato vescovo da S. Dubricio (o Dyfrig, 14 nov.), ma ancora una volta le circostanze non sono chiare. Svolse l'attività missionaria per un certo periodo in Cornovaglia; S. Mevenno (21 giu.), S. Austolo (21 giu.) e S. Vinnoco (6 nov.) furono suoi discepoli e collaboratori. La Vita primitiva è ricca di dettagli attendibili su questa parte di attività del santo, inclusa la conversione di bande di pagani che si dedicavano alle orge a Bodmin Moor. Esistono alcuni luoghi in Cornovaglia in relazione a Sansone, come Padstow, Saint Kew, Southill e Golant, compresa una delle isole di Scilly che porta il suo nome.
Dalla Cornovaglia si spostò in Bretagna, forse attraversando le Isole Normanne, dove una città sul Guernsey ha preso il suo nome; fondò alcuni monasteri a Pental in Normandia e a Dol in Bretagna, dove era anche riconosciuto come vescovo, nonostante l'assenza di una sede ufficiale in quella zona, a quel tempo. Visitò la corte reale a Parigi e gli furono garantite alcune terre dal re, per le sue fondazioni. Nel 557, gli atti di un concilio a Parigi furono firmati da Samson peccator episcopus (Sansone vescovo peccatore), ed è probabile che si trattasse della stessa persona, sebbene Doble affermi che la firma era Samson subscripsi et con-sensi in nomine Christi (Io Sansone, ho firmato e accettato nel nome di Cristo). Sansone morì in Bretagna nel 565 circa. Il culto fu popolare in Bretagna, dove era considerato il primo dei Sette Santi di Bretagna, fondatori delle sedi primarie di quella zona, e si diffuse rapidamente in Inghilterra, quando re Etelstano del Wessex (924-939) acquisì alcune delle sue reliquie per il monastero di Milton Abbas a Dorset (il re donò parte delle reliquie anche a Canterbury e Salisbury.) Esistono sei dedicazioni antiche in suo onore; normalmente era raffigurato con una croce o un bastone, e con una colomba e un libro. A Cricklade nel Wiltshire gli è stata dedicata una chiesa, che può aver dato origine alla leggenda medievale che lo mette in relazione con le scuole di greco presumibilmente fondate in quel luogo da Bruto e poi trasferite a Oxford da re Alfredo; si diceva che la St Samson's Hall, a Oxford, fosse una fondazione di Sansone (Orme). «È un esempio eccellente di un vescovo-monaco itinerante celtico» (O.D.S.).
MARTIROLOGIO ROMANO. A Dol in Bretagna, san Sansone, abate e vescovo, che propagò in questa regione il Vangelo e la disciplina monastica, che aveva appreso in Galles dall’abate sant’Iltudo.
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