San Vinvaleo
Nome: San Vinvaleo
Titolo: Abate di Landevennec
Nascita: 460 circa, Sconosciuto
Morte: 3 marzo 532, Landévennec
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
La biografia di S. Vinvaleo (Guénolé, Winnol, o Onolaus) non fu messa per iscritto prima del ix secolo; ha assunto così un aspetto leggendario che è reso evidente dalla stravaganza dei miracoli che vengono attribuiti al santo e di cui è largamente arricchita, ma probabilmente contiene alcuni elementi veritieri.
Vinvaleo fu affidato al monaco irlandese Budoc, nell'isola di Laurea e, dopo aver terminato la formazione, divenne eremita nell'isola di Tibidy, al largo della costa, per poi trasferirsi assieme ad altri frati su un'isola alla foce del fiume Aulne. Il luogo era però molto esposto alle intemperie e così, dopo tre anni, tornarono sulla terraferma dove, in una valle riparata sul lato opposto del porto di Brest, fondarono il monastero di Landévennec, dove continuarono la tradizione monastica di impronta celtica insegnata da Budoc. In quel convento Vinvaleo fu a capo di un gran numero di monaci per molti anni. Quando sentì che si avvicinava l'ora della morte chiamò i suoi fratelli a sé e diede loro istruzioni affinché eleggessero un successore che fosse: «Dolce come il miele e amaro come l'assenzio. Non cercate la pace qui, in modo che possiate godere la pace e la tranquillità in paradiso». Morì davanti all'altare dopo la celebrazione della Messa, mentre si trovava con tutti i monaci.
La sua popolarità è testimoniata dai tanti luoghi a lui dedicati in tutta la Bretagna e dalle tante versioni del suo nome, che compare in due o tre calendari inglesi del Medio Evo, anche se il suo culto è rimasto circoscritto all'area di influenza celtica. Ci sono chiese dedicate a lui in Cornovaglia, a Gunwalloe e Landewednack, mentre alcune delle sue reliquie sembra che si trovino a Exeter, Glastonbury, Abingdon e Waltham. A Norwich c'era una chiesa a lui dedicata, che è andata distrutta; la strada dove sorgeva ha però mantenuto il nome del santo. I normanni distrussero il monastero nel 914. Una parte delle reliquie venne portata a Mont Blandin nell'area di Gand, da dove potrebbe aver trovato la strada per l'Inghilterra, mentre un'altra parte venne condotta nella zona dei castelli della Loira e poi traslata nell'abbazia di Saint-Sauve a Montreuil-sur-Mer, che però venne distrutta durante la Rivoluzione francese.
S. Vinvaleo viene rappresentato nelle opere d'arte al fianco di un'oca: esiste, infatti, una leggenda secondo la quale, mentre sua sorella stava cercando di catturare un'oca, questa si sarebbe ribellata strappandole un occhio. Chiamato ad assistere la sorella, Vinvaleo ordinò all'oca di sputare l'occhio, cosa che l'animale fece immediatamente; egli allora ripose l'occhio al suo posto e la sorella riacquistò la vista.
Il monaco viene anche dipinto con una campanella, con la quale si narra che chiamasse i pesci.
MARTIROLOGIO ROMANO. Nella Cornovaglia in Inghilterra, san Vinvaléo, primo abate di Landévennec, che si tramanda sia stato discepolo di san Budoc nell’isola di Lavret e abbia dato lustro alla vita monastica.
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