Sant' Eata di Hexham
Nome: Sant' Eata di Hexham
Titolo: Vescovo
Nascita: 620 circa, Inghilterra
Morte: 686, Hexham, Inghilterra
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Eata fu uno dei dodici giovani inglesi che S. Aidano (31 ago.), giungendo da lona, scelse e istruì come compagni in vista della predicazione in Northumbria. Divenuto abate dell'abbazia di Melrose, nell'attuale Scozia meridionale, ebbe tra i novizi S. Cutberto Mayne (20 mar.); Beda dice che come abate fosse «l'uomo fra tutti più mite e più semplice».
Alcuni anni dopo, Alcfrido, principe di Deira, fece dono a Fata di un appezzamento di terra a Ripon dove poter fondare un monastero; l'abate, accompagnato da Cutberto e da altri, si recò sul posto per dare inizio alla fondazione, ma piuttosto che accettare la datazione romana della Pasqua (una disputa che divideva i monaci inglesi e irlandesi da molto tempo, sebbene la Chiesa d'Irlanda avesse accettato alcuni anni prima l'usanza romana), rinunciarono al progetto.
Quando il sinodo di Whitby del 664 risolse finalmente la questione, Eata si conformò alla decisione presa, ma alcuni monaci, capeggiati da S. Colmano (18 feb.), non vollero adeguarsi alla nuova normativa e lasciarono Lindisfarne.
Eata fu quindi nominato abate di coloro che erano rimasti (e pare che sia stato S. Colmano stesso a raccomandarlo come guida, stimandolo molto perché discepolo personale di S. Aidano) e non molto tempo dopo venne chiamato a Lindisfarne come vescovo. Dopo che, infatti, nel 678 S. Vilfrido (12 ott.), vescovo della Northumbria, era stato rimosso dal suo incarico e la sua diocesi divisa, Eata fu posto prima a capo della diocesi di Bernicia, nel nord, e poi, quando essa venne ulteriormente divisa nel 681, trasferito a Lindisfarne.
Eata in seguito lasciò questa sede, venendo sostituito da S. Cutberto, per quella di Hexham, sua ultima cattedra episcopale; dopo un solo anno dalla nomina, mori per dissenteria nel 686. Grazie all'appoggio offerto alle decisioni di S. Teodoro di Canterbury (19 set.) e a quelle del sinodo di Whitby, contribuì in grande misura a portare pace nella chiesa di Northumbria e pare sia stato venerato come santo subito dopo la morte. Venne sepolto a sud della chiesa dedicata a S. Vilfrido a Hexham; alcuni anni dopo sulla sua tomba fu costruita una cappella, i cui resti furono però trasferiti nell'XI secolo nella chiesa principale.
Una Vita tarda del santo riporta un episodio curioso: nel 1113 l'arcivescovo di York tentò di far trasferire le sue reliquie nella propria cattedrale, contrariato per il fatto che la sua città non avesse un santo locale; egli tuttavia fu dissuaso dal proposito quando Eata, apparsogli in visione, lo bastonò con il pastorale.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Hexham sempre in Northumbria, sant’Eata, vescovo, che, uomo di grande mansuetudine e semplicità, resse molti monasteri e Chiese e, tornato ad Hexham, pur essendo al contempo abate e vescovo, non declinò mai da uno stile di vita ascetico.
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