Sant' Edoardo II il Martire
Nome: Sant' Edoardo II il Martire
Titolo: Re d'Inghilterra
Nascita: 962 circa, Corfe Castle, Inghilterra
Morte: 18 marzo 978, Corfe Castle, Inghilterra
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Edoardo era il figlio di re Edgardo il Pacifico e della sua prima moglie, Etelfleda, che morì pochi anni dopo la sua nascita. Venne battezzato da S. Dunstan (19 mag.), all'epoca arcivescovo di Canterbury e primo ministro del re.
Quando Edgardo morì, alcuni cavalieri che covavano del malcontento (probabilmente una fazione antimonastica, a giudicare dagli eventi successivi) tentarono di far salire al trono Etclredo, di soli dieci anni, figlio del re e della seconda moglie, Elfrida. Dunstan si oppose alla manovra, favorendo Edoardo, il primogenito, che incoronò egli stesso.
Edoardo era solo un ragazzo, ma aveva già un temperamento vile e una inclinazione alla violenza che non lo rendevano gradito agli altri. Sebbene Dunstan avesse appoggiato Edoardo con il proprio prestigio e lo guidasse nel governo, i sentimenti di opposizione verso il re persistettero. Alfero di Mercia insieme ad altri attaccò i monasteri, disperse i monaci e danneggiò quel lavoro di Dunstan che Edoardo aveva aiutato e sostenuto; fu questa una reazione alle continue alleanze tra la corona e l'arcivescovo di Canterbury e una rappresaglia dovuta al timore di un monachesimo emergente troppo presente a corte e di conseguenza troppo potente rispetto ai cavalieri.
Secondo il biografo S. Osvaldo di Worcester (28 feb.), fu tramato un complotto per uccidere il re e tre anni dopo essere salito al trono, Edoardo venne assassinato, come riferiscono tutti i cronachisti dell'epoca. Guglielmo di Malmesbury e la biografia di Osvaldo sono ancora più espliciti: il secondo attribuisce il fatto genericamente ai sostenitori di Etclredo, il primo specifica che fu la madre, Elfrida. Considerata l'ostilità di Alfero di Mercia e il suo sostegno a Etelredo piuttosto che a Edoardo, la cospirazione dovette aver avuto basi più ampie.
In ogni caso, l'occasione per compiere l'assassinio si presentò nella cornice del castello di Corfc-Gap nel Dorset, dove Elfrida abitava con il figlio. Edoardo fu chiamato al castello dopo una battuta di caccia per incontrare il fratellastro ma recatovisi a cavallo, senza scorta, fu accolto, su segnale di Elfrida, da una pugnalata di un servo.
Edoardo spronò il cavallo, ma un piede gli scivolò dalla staffa e cadde di sella; rimasto legato alla cavalcatura con l'altro piede, fu trascinato dalla bestia e la morte fu inevitabile. Nessuno venne mai incriminato per l'accaduto, ma si dice che Elfrida entrò nel convento di Wherewell per espiare la colpa.
Edoardo fu un martire solo nel senso generico di una persona uccisa ingiustamente mentre stava compiendo il suo dovere. Tuttavia il culto, basato su racconti di miracoli avvenuti sulla sua tomba a Shaftesbury, dove le sue reliquie vennero traslate, si diffuse presto. Viene ritratto con un pugnale nella mano sinistra. È festeggiato nella diocesi di Plymouth, mentre alcune sue reliquie sono conservate in una chiesa ortodossa a Brookwood nel Surrey.
MARTIROLOGIO ROMANO. Presso la cittadina di Wareham in Inghilterra, sant’Edoardo, che, re degli Angli, fu ucciso ancora giovane con malvagio inganno dai sicari della sua matrigna.
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