Sant' Edoardo III il Confessore
Nome: Sant' Edoardo III il Confessore
Titolo: Re d'Inghilterra
Nascita: 1002, Islip, Regno Unito
Morte: 5 gennaio 1066, Westminster, Regno Unito
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Canonizzazione:
1161, Cattedrale di Santa Maria (Anagni), papa Alessandro III
Edoardo nacque dal re Etelredo II, e da Emma, figlia di Riccardo I duca di Normandia, nell'anno 1002. Fu educato alla scuola della virtù e ne fece tesoro. Sapeva dare il giusto valore ai beni di questo mondo e non cercava altra consolazione che nella virtù e nella religione. Allevato nel palazzo del duca di Normandia, aveva saputo preservarsi dalla corruzione e dai vizi, che regnavano in quel luogo. Tutte le sue azioni portavano l'impronta della sua modestia. Parlava poco, ma con saggezza e gravità superiore alla sua età. Il suo amore al silenzio derivava da grande umiltà e dal timore di perdere il raccoglimento, o di cadere nei difetti che ordinariamente si commettono da coloro che parlano molto. Aborriva l'ambizione e dichiarò apertamente che avrebbe rinunziato alla più potente monarchia, se per conservarla si fosse dovuto spargere il sangue di un sol uomo. Fu consacrato re d'Inghilterra il giorno di Pasqua del 1042. Malgrado le miserevoli circostanze nelle quali salì al trono, il suo regno fu uno dei più fortunati che si fossero mai veduti.
Fu sempre pronto a portar pace dappertutto, perché voleva che nessun suddito soffrisse. Diminuì le imposte, promosse la religione, l'industria e il commercio e soccorse i poveri. Fu il fondatore della celebre abbazia di Westminster. Aveva sempre stimato la purità, e conservò questa virtù sul trono, mediante la preghiera, la fuga delle occasioni e la pratica dell'umiltà. Tuttavia, desiderando tutti di vederlo ammogliato, egli non poté resistere alle istanze che la nobiltà ed il popolo gli facevano, onde elesse per sua sposa Echetta, figlia di Godwina, adorna di esimie virtù. Ambedue convennero di conservarsi vergini, vivendo nel matrimonio come fratello e sorella. Pubblicò con gran senno e saggezza un codice di leggi, che fu poi comune a tutta l'Inghilterra sotto il nome di « Legge di Edoardo, il Confessore ».
Iddio si compiacque della di lui fedeltà e lo volle illustrare con mirabili doni. Ebbe speciale devozione al principe degli Apostoli e a S. Giovanni Evangelista. Confortato dai Sacramenti, spirava il 5 gennaio 1066. Alla regina che piangeva disse: « Non piangere. io non muoio, ma vivo; spero, lasciando questa terra di morte, di entrare nella terra dei vivi per godere la beatitudine dei Santi ».
Fu canonizzato nel 1161 da Alessandro III, e San Tommaso, l'arcivescovo di Canterbury fissò la sua festa il 13 ottobre, giorno della sua prima traslazione nel 1102. Il Martirologio Romano del 2001 fissò la sua memoria il 5 gennaio ma rimase alla data tradizionale nella messa tridentina
PRATICA. - Eseguiamo oggi fedelmente i nostri doveri.
PREGHIERA. - Dio, che hai incoronato dell'eterna gloria il tuo beato confessore Edoardo, deh! fa' che lo veneriamo in terra, così che possiamo poi regnare con lui nei cieli.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Londra in Inghilterra, sant’Edoardo, detto il Confessore: re degli Angli, amatissimo dal suo popolo per la sua grande carità, assicurò la pace al suo regno e promosse con tenacia la comunione con la sede di Roma.
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