Sant' Emmerano di Ratisbona
Nome: Sant' Emmerano di Ratisbona
Titolo: Abate e martire
Nascita: VII secolo, Poitires, Francia
Morte: VII secolo, Kleinhelfendorf, Germania
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Anche se esistono almeno quattro edizioni della Vita di S. Emmerano, di cui quella del vescovo Arbeo di Frisinga risale all'vili secolo, poca parte del contenuto è storicamente valida, e, in effetti, il racconto di quest'ultimo è stato descritto come «un esempio caratteristico dell'invenzione, forzatura, ornamento dell'agiografia, tutto per l'edificazione spirituale del popolo».
Si pensava che Emmerano (o forse più correttamente, Haimhramnus) fosse stato il primo vescovo di Poitiers, cosa tuttavia improbabile, giacché il suo nome non compare in nessun elenco episcopale di quella sede o, in realtà, di nessun'altra. D'altro canto, si può affermare con sicurezza che per qualche anno fu un missionario zelante e instancabile nella zona di Poitiers, prima di andare a predicare il Vangelo in Baviera. Raggiunse Ratisbona, dove fu incitato dal duca Teodo a fermarsi e svolgere il suo ministero presso i sudditi.
Trascorsi tre anni, durante i quali convertì molta gente, decise di recarsi in pellegrinaggio a Roma, perciò si mise in viaggio, ma era appena giunto a Kleinhelfendorf, a sud di Monaco, quando fu brutalmente assalito da un gruppo di uomini, presunti agenti del duca Teodo. Riuscì tuttavia a giungere a Keldkirchen, dove però morì a causa delle ferite, e il corpo fu trasportato prima alla chiesa di S. Pietro ad Ascheim, poi a Ratisbona, dove fu sepolto nella chiesa di S. Giorgio, infine in quella dell'abbazia di quel luogo, a lui dedicata. Il sepolcro fu identificato nel 1895.
Le circostanze complessive della morte di Emmerano sono oscure, sebbene generalmente si accetti il fatto che fu assassinato. 11 Martirologio Romano sostiene che «sopportò pazientemente una morte assai crudele per il bene di Cristo, che potesse liberare gli altri» ma non ne spiega il significato. Arbeo narra una storia complicata in cui è coinvolta anche la figlia di Teodo, Oda, che ebbe un figlio da uno dei cortigiani e temeva la reazione del padre nei propri confronti e in quelli dell'amante; perciò Emmerano le suggerì di rivelare che era lui stesso il padre (forse ci si aspettava che il lettore ammirasse questa dimostrazione di magnanimità, anche se è difficile capire a cosa potesse servire una bugia simile). In questa versione era il fratello di Oda, Lamberto, che partì con i suoi uomini per inseguire Emmerano, e quando lo catturarono lo torturarono e lo lasciarono morire, finché avvennero dei fenomeni soprannaturali: fu immediatamente acclamato come martire dal popolo.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Ratisbona nella Baviera, in Germania, sant’Emmerammo, vescovo, ucciso per la sua fede in Cristo.
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