Sant' Eparchio di Angouleme
Nome: Sant' Eparchio di Angouleme
Titolo: Abate
Nascita: 504 circa, Trémolat, Francia
Morte: 581 circa, Angoulême, Francia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Eptrchio era il nome dato da S. Gregorio di Tours (17 nov.) a un monaco francese meglio conosciuto come Cibardo o lbardo. Nato nel 504 a Trémolat nel Périgord, era intelligente e ricevette una buona istruzione. All'età di quindici anni fu nominato cancelliere da suo nonno, ma si conoscono pochissimi dettagli dei primi anni di vita. A trent'anni entrò in un monastero, non si sa se in quello a Seyssac vicino Saint-Aquilin o in quello a Saint-Cybard vicino a Mouleydier in Dordogna. La sua santità fu tanto grande che, visto il gran numero di gente che gli chiedeva consigli e miracoli, Eparchio, preoccupato di diventare orgoglioso e vanesio, lasciò il monastero per andare a vivere in solitudine vicino ad Angouléme, con l'approvazione di Antonio, il vescovo locale.
Ordinato sacerdote, forse su pressione del vescovo, presto accettò di guidare alcuni discepoli, purché si astenessero da ogni lavoro manuale e vivessero solo delle elemosine della popolazione del luogo. A quanto pare, quando i discepoli si lamentavano di non avere cibo, era solito citare il detto di S. Girolamo (30 set.): «La fede non ha mai temuto la fame». Vi è incertezza sul tipo di vita eremitica da lui condotta: Gregorio di Tours lo chiama abate, perciò C, implicito che abbia condiviso una sorta di vita monastica con un certo numero di discepoli; tuttavia una salda tradizione afferma che visse da solo in una grotta appositamente ricavata sulle mura di cinta settentrionali della città. Curava gli ammalati e i detenuti, con le elemosine ricevute per il cibo, e riscattava prigionieri e schiavi.
Sembra che questa sia stata la sua attività principale; inoltre il cartolare di Angouléme contiene un documento del 558, in base al quale furono liberati centosettantacinque schiavi come risultato della sua intercessione. Queste opere di carità spiegano perché sia spesso ritratto mentre svuota un sacco pieno di denaro affinché i discepoli lo distribuiscano, oppure mentre regge delle catene. Morì nel 581 (alcune fonti autorevoli sostengono nel 558) e presto nacque un culto considerevole; fu ricordato specialmente come fautore di miracoli. Un monastero, fondato durante il regno di Pipino l (817-838), dedicato a S. Cibardo, fu poi saccheggiato dai soldati inglesi nel xiv secolo e dai protestanti nel 1558, e le reliquie del santo arse. 11 presunto sito della grotta sulle mura della città è noto sin dal ix secolo; nel 1673 e nel 1851, la grotta fu restaurata e ingrandita.
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Angoulême in Aquitania, sempre in Francia, sant’Eparchio, sacerdote, che passò trentanove anni recluso, intento solo alla preghiera e insegnando ai suoi discepoli che «la fede non teme la fame».
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