Sant' Eucherio di Lione
Nome: Sant' Eucherio di Lione
Titolo: Vescovo
Morte: 449 circa, Lione, Francia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Non esiste una Vita ufficiale di S. Eucherio, che fu il più famoso ecclesiastico in rapporto a Lione dopo S. Ireneo (28 giu.); a ogni modo si è meritato una breve menzione nel De viris illustribus di Gennadio e si possono trarre altre informazioni dalle sue opere.
Nato in un'importante famiglia gallo-romana, sposò una certa Galla, dalla quale ebbe due figli, Salonio e Verano, che furono istruiti presso il monastero di recente costruzione, chiamato poi Ile St-Honorat, la minore delle due Iles de Lérins; entrambi diventarono vescovi, uno di Venezia e l'altro di Ginevra, e furono entrambi venerati come santi.
Dopo poco, anche il padre entrò nel monastero di Lérins (come succede spesso, le fonti non parlano del destino della moglie); Eucherio e S. Onorato (16 gen.), abate e fondatore del convento, sono stati descritti da S. Giovanni Cassiano (23 lug.), come «i due maggiori esempi di quella casa di santi».
Eucherio non rimase in quel monastero, in ogni caso, ma si trasferì sull'isola vicina, oggi conosciuta come Ste-Marguerite, alla ricerca di una maggiore solitudine. Durante il soggiorno scrisse un libro in cui elogiava la vita da eremita, che dedicò a S. Ilario d'Arles (5 mag.), e una lettera al cugino Valeriano, esortandolo a resistere agli effimeri piaceri mondani e a incentrare la sua vita su Dio: «Ho notato che l'uomo pone al di sopra di tutto l'onore e la ricchezza terrena; la fortuna sembra essere il suo compenso. [...] La prosperità materiale supera í desideri, ma in un momento scompare. Le sue abbondanti ricchezze svaniscono e i padroni non esistono più».
Sembra che in generale Eucherio sia stato un prolifico scrittore di lettere, «concise, ma ricche di insegnamenti, facili da leggere, ma perfette nell'esprimere il suo messaggio». Un'altra lettera costituisce un documento importante nella storia di S. Maurizio e la Legione Tebana (22 set.); a ogni modo, non tutte le opere a lui attribuite sono effettivamente sue.
A un certo punto, probabilmente nel 434, fu costretto a lasciare il suo ritiro per diventare vescovo di Lione. Si dimostrò un pastore ammirevole (colto ma semplice dal punto di vista intellettuale, predicatore eloquente e instancabile nelle opere di carità); inoltre partecipò alla fondazione di diverse chiese e conventi.
Tra i suoi amici vi furono S. Paolino di Nola (22 giu.) e S. Sidonio (21 ago.), S. Onorato e S. Ilario di Arles, che lo stimavano moltissimo. Eucherio morì nel 449 ca.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Lione sempre in Francia, sant’Eucherio, che, senatore anch’egli, insieme alla sua famiglia si diede dapprima alla vita ascetica nella vicina isola di Lérins e poi, eletto vescovo di Lione, scrisse numerose Passioni di santi martiri.
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