Sant' Eucherio di Orleans
Nome: Sant' Eucherio di Orleans
Titolo: Vescovo
Nascita: 690 circa, Orleans, Francia
Morte: 20 febbraio 743, Sint-Truiden, Austrasia
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
S. Eucherio, uno dei più illustri prelati della Chiesa di Francia, nacque da nobilissima famiglia in Orleans verso l'anno 690. Sua madre era una Dama di singolare pietà e d'una regolarità di costumi incomparabile. Ritornando una notte dalla chiesa, dove aveva assistito al Mattutino ed essendosi ritirata nella sua camera, ebbe un sogno che le fu causa di grande consolazione. Vide, mentre dormiva, un Angelo, il quale, dopo averla encomiata per il suo amore ad assistere alla recita dell'Ufficio divino, le predisse che il figliuolo, che stava per dare alla luce, sarebbe stato una benedizione per lei e sarebbe diventato uno dei Vescdvi più santi. La nascita di questo caro figliuolo rallegrò straordinariamente tutta la famiglia. Conoscendo tutti la visione della madre, andavano chiedendosi a vicenda: « Che sarà di questo bambino ? » Nè trascorse molto tempo prima che i presagi si avverassero nel piccolo Eucherio. Si sarebbe detto che la devozione fosse nata con lui: essa prevenne certamente l'uso di sua ragione e si manifestò spontaneamente in quel cuoricino: nulla vi era di più incantevole pei suoi genitori quanto il vedere con quanta.'premura, con quanto gusto il loro fantolino si metteva in orazione: portarlo in chiesa voleva dire riempirgli il cuore di gioia.
All'età di sette anni incominciò i suoi studi, nei quali raccolse i più bei allori, tanto nelle discipline laiche come in quelle religiose e teologiche. Il suo sapere corrispose ben presto alla sua pietà: in età di 18 anni era stimato e per la virtù e per la sua scienza un piccolo prodigio. Entrato dapprima nello stato ecclesiastico sotto il Vescovato di Leodeberto, divenne presto il modello di tutti gli ecclesiastici: ma, desideroso di maggior perfezione e di perfetta solitudine, si ritirò nel monastero di di situato sulla sponda della. Senna nella Diocesi di Rouen, nel quale regnava la regolarità più esatta ed era stimata una delle case religiose più sante. Eucherio vi fu ricevuto conle un dono prezioso del cielo, perchè la sua grande riputazione lo aveva preceduto in quel sacro recinto: ma la sua presenza fece ben presto vedere che la sua santità era superiore di molto alla riputazione. Rimasto, in seguito, vacante il Vescovado di Orleans, popolo e clero furono unanimi nel richiedere Eucherio come Pastore. Egli non aveva allora che 25 anni: pregò, pianse, supplicò che lo lasciassero alla gioia della sua sacra solitudine, ma invano. Lo stesso Re Carlo Martello non solo diede l'approvazione alla sua nomina, ma ordinò che, se la sua umiltà facesse resistenza, lo si traesse a viva forza dal monastero. Così il santo dovette cedere ed accettare il grave peso della responsabilità vescovile. Consacrato vescovo, benchè in età così giovanile, divenne una viva immagine dei primitivi pastori: riformò i costumi del clero e del popolo e ridusse la diocesi di Orleans ad un giardino di olezzanti virtù. Ma non potevano mancare le persecuzioni ad un Vescovo così santo. Si cominciò a parlare male della sua pretesa severità, specialmente per la fermezza e lo zelo con cui si opponeva alle usurpazioni che i laici facevano dei beni della Chiesa. Questo era un toccar Carlo Martello nel suo debole, chè di simili usurpazioni egli si era reso più volte colpevole. Il principe si adirò contro il santo Vescovo e nel suo ritorno dall'Aquitania, dove aveva felicemente sconfitti i Saraceni, passò per Orleans e ordinò ad Eucherio di seguirlo fino a Parigi e di là a Verneuil nel suo palazzo reale. Di là lo mandò in esilio a Colonia e vi relegò anche tutti i suoi parenti, senza volerli ascoltare nella loro difesa. A Colonia fu trattato con onore da tutto il popolo ed il clero. Carlo Martello lo fece allora esiliare in un luogo del Liegesc. Ma anche qui il duca di Crodeberto ne concepì tanta stima che, invece di tenerlo rinchiuso sotto custodia, gli diede la libertà di scegliersi la dimora che più li fosse gradita. Egli si ritirò allora nella Badia di S. Tron che fu l'ultimo luogo della sua terrena dimora. La sua vita non fu in quel santo recinto che un'orazione continua, passando i giorni e la maggior parte delle notti in preghiera, dando a tutti l'esempio di una virtù veramente singolare. Il Signore volle alla fine ricompensare il suo Servo fedele e lo chiamò dal suo esilio al soggiorno dei Beati con una morte preziosa, che avvenne il 20 febbraio dell'anno 743. Iddio rese ben presto il suo sepolcro glorioso con gran numero di miracoli ed Eucherio incominciò subito ad essere da tutti ritenuto come Santo.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Sint-Truiden nel Brabante in Austrasia, nell’odierno Belgio, transito di sant’Eucherio, vescovo di Orléans, che, costretto all’esilio dal re Carlo Martello per le calunnie a lui rivolte da uomini invidiosi, trovò pio rifugio tra i monaci.
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